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Il ritorno in Madagascar delle tartarughe giganti

La specie si era estinta secoli fa per colpa dei cacciatori. Grazie a un ambizioso programma di ripopolamento iniziato 6 anni fa, sono nate 150 tartarughe, che salveranno l’ecosistema. Anche limitando gli incendi. Leggete come.

di Leonardo Pini
apertura e Instagram

Nel cuore della straordinaria biodiversità del Madagascar, un progetto audace prende forma: la reintroduzione delle tartarughe giganti. Un lavoro congiunto di ricercatori, tra cui Grant Stuart Joseph dell’Università di Cape Town, apre le porte a un futuro in cui queste maestose creature tornano a popolare l’isola, contribuendo significativamente al ripristino dell’ecosistema.

Le tartarughe giganti, originarie delle Seychelles, sono protagoniste di una storia millenaria.
Evolutesi da antenati che hanno abitato il Madagascar per milioni di anni, migrarono verso le Seychelles, diventando Aldabrachelys gigantea, la terza specie di tartaruga gigante attuale.
Tuttavia, secoli fa, la specie fu spazzata via dai cacciatori malgasci, lasciando un vuoto ecologico che il progetto di reintroduzione mira a colmare.
Nel 2018, Miguel Pedrono del Cirad, tra gli autori della ricerca insieme a Stuart Joseph, iniziò un ambizioso progetto, in collaborazione con il governo del Madagascar, trasferendo un gruppo di 12 tartarughe giganti nella Riserva di Anjajavy, nel nord-ovest del Paese.
Dotate di microchip, queste tartarughe ritornarono a un territorio che un tempo ospitava i loro antenati.
A 6 anni dal tentativo di reinsediamento, oltre 150 tartarughe sono nate, sorprendendo positivamente i ricercatori, come riportato in un recente articolo su “The Conversation”.

Il progetto evidenzia il ruolo chiave delle tartarughe giganti nella gestione dell’ecosistema. Queste creature, storicamente presenti in Madagascar, svolgevano funzioni ecologiche cruciali, contribuendo alla dispersione dei semi delle piante e alla creazione di mosaici di habitat al riparo da incendi. Il “pascolo” controllato di queste tartarughe sarà ora utile ora a limitare i roghi e ad accelerare la crescita delle foreste, mitigando gli impatti dei cambiamenti climatici.
La reintroduzione delle tartarughe giganti non è solo un atto di conservazione, ma anche un passo avanti per la biodiversità e il benessere dell’uomo.

L’obiettivo ambizioso è ampliare la popolazione di tartarughe giganti nella Riserva di Anjajavy, portandola a 500 esemplari entro il 2030 e a circa 2.000 entro il 2040.
Il sogno dei ricercatori è quello di vedere le tartarughe giganti tornare a popolare diverse aree del Madagascar, anche oltrepassando i confini della riserva. La reintroduzione delle tartarughe giganti rappresenta un capitolo entusiasmante nella storia della conservazione di questa immensa isola al largo dell’Africa meridionale.

Foto: IPA

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