Il cucciolo Serge legato sotto a un nido di calabroni: scattano le indagini
In una cittadina francese, una passante ha notato un cane abbandonato legato a un albero. L’esemplare era rimasto per giorni in balia dei calabroni presenti all’interno del tronco e le punture avevano peggiorato le sue già gravi condizioni di salute. Solo l’intervento di un’associazione per animali ha permesso al quattrozampe di essere curato e sottoposto a tre interventi chirurgici salva-vita
di Lorenzo Sangermano
Questa è una storia talmente crudele e fuori dall’ordinario, che definirla a lieto fine suona davvero incredibile. Eppure è così: il giovane cane protagonista, anzi vittima della vicenda è stato salvato, ma certo la sua vita rimarrà segnata da quanto gli è stato inflitto. E non solo psicologicamente.
Nei dintorni di Créteil, a sud-est di Parigi, un cane di soli quattro mesi, poi chiamato Serge dai soccorritori, è stato trovato da solo legato a un albero. Come se l’abbandono non fosse già abbastanza crudele, nel tronco della pianta c’era un nido di calabroni: per giorni il cucciolo, immobilizzato, ha quindi subito decine di volte le dolorose punture degli insetti, il cui veleno gli ha scatenato un’infezione.
Incapace di difendersi o di scappare, Serge ha sopportato le punture in solitudine mentre le sue forze diminuivano giorno dopo giorno. Perché la sua condizione, come vedremo, era gravissima non soltanto per i calabroni.
Fortunatamente, in suo aiuto è comparso quella che possiamo definire un “angelo”. Durante una passeggiata in compagnia del proprio cane, una passante ha infatti notato il piccolo quattrozampe quasi in fin di vita e, senza perdere tempo, ha chiamato i soccorsi.
Ma il salvataggio di Serge ha incontrato un ulteriore, vergognoso ostacolo. Portato d’urgenza presso diversi veterinari, al cucciolo è stato negato l’accesso alle cure perché non aveva un proprietario identificato. In sostanza, nessuno avrebbe pagato per la sua assistenza.
Solo grazie all’intervento dell’associazione Action Protection Animale, il cucciolo senza più forze e gravemente ferito ha trovato una clinica disposta a prendersi cura di lui.
Una volta ricoverato, i veterinari hanno potuto appurare la sua spaventosa condizione fisica, più grave di quanto previsto. Oltre alle punture dei calabroni che avevano provocato numerosi edemi, il cucciolo era infatti denutrito, i suoi denti erano danneggiati e soprattutto aveva l’esofago perforato, proprio un buco che gli impediva di mangiare e che gli aveva causato un terribile ascesso alla gola.
Le sue condizioni erano così drammatiche che non pubblichiamo tutte le fotografie apparse sui social.
Non c’era tempo da perdere, i medici veterinari hanno immediatamente deciso di intervenire chirurgicamente. Serge ha dovuto affrontare ben tre interventi chirurgici.
La prima operazione è stata eseguita per pulire la grave ferita alla gola e rimuovere i tessuti ormai morti a causa dell’infezione. La seconda si è concentrata sulla cucitura dell’esofago, nel tentativo di ridurre i danni che avevano reso il cane incapace di alimentarsi. L’intervento conclusivo ha infine permesso ai veterinari di eseguire un trapianto di pelle per chiudere definitivamente la ferita aperta.
Come si può facilmente immaginare, gli interventi hanno richiesto un lungo tempo di degenza fra uno e l’altro, tempo che ogni volta è stato indispensabile al cucciolo per rimettersi. Piano piano, giorno dopo giorno, grazie alla bravura dei veterinari, all’amore dei volontari ma anche alla resistenza fisica del cane, la situazione da tragica che era è sensibilmente migliorata.
E mentre Action Protection Animale si prende cura del benessere psicologico del cucciolo, provato non solo dagli interventi ma anche dallo choc, sempre l’associazione ha presentato denuncia per abbandono contro i responsabili e le autorità francesi stanno conducendo un’indagine nella speranza di identificare il proprietario del cane, che aveva deciso di condannarlo a una fine atroce.
Ora Serge sta ricevendo cure quotidiane e, nonostante la prudenza d’obbligo, pare fuori pericolo. Quando la sua condizione fisica lo permetterà, sarà dimesso dalla clinica e ospitato da Anne-Claire Chauvancy, presidentessa dell’associazione, che si occuperà in prima persona della sua convalescenza. Gli occhioni verdi di Serge, cagnolino scampato a una fine inimmaginabile, cercano sicurezza e affetto e certo nessuno meglio di Anne-Claire, che per lui si è battuta e ha trepidato a ogni intervento, saprà darglielo.
In attesa di quel momento, grazie all’affetto dei volontari e alle donazioni di chi ha deciso di coprire i costi delle sue cure veterinarie, Serge non smette di combattere.
Video Facebook / Action Protection Animale
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