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I gatti vedono davvero al buio? Sì, però… Ecco qual è la verità

I felini sono creature così misteriose da suscitare attorno a sè leggende e credenze. Tra queste si inserisce anche la loro capacità di vedere al buio. Non è però esattamente così: i nostri amici a quattro zampe riescono infatti a vedere solo con poca luce e alba e tramonto sono i loro momenti preferiti.

di Lorenzo Sangermano
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Fra i molti “misteri” che circondano i gatti, rendendoli creature affascinanti, uno dei più diffusi è la loro presunta capacità di vedere al buio.
In effetti, osservando i nostri amici felini muoversi con agilità anche nelle ore notturne, è facile pensare che abbiano una vera e propria “visione notturna”. Ma cosa c’è di vero in questa credenza?

Innanzitutto, è importante precisare che i gatti non hanno la capacità di vedere al buio nel senso stretto del termine. Ciò significa che non riescono a orientarsi perfettamente in condizioni di totale assenza di luce, come invece accade per alcuni animali notturni come ad esempio i gufi.
Tuttavia, rispetto all’uomo i gatti sono certamente in grado di distinguere oggetti e movimenti con maggiore facilità anche in condizioni di scarsa illuminazione.

Gli occhi dei felini sono infatti dotati di un alto numero di bastoncelli, cellule fotosensibili responsabili della visione in condizioni di bassa luminosità. La loro presenza permette ai nostri amici a quattro zampe di cacciare e muoversi nell’ambiente circostante anche durante la notte.

La struttura degli occhi dei gatti è composta anche da un’altra caratteristica peculiare, il tapetum lucidum. Situato nella parte posteriore dell’occhio, questo sottile strato di cellule riflettenti amplifica la luce disponibile, consentendo ai bastoncelli di rilevarne anche la minima quantità. In pratica, questo significa che i gatti possono sfruttare al massimo anche l’illuminazione più debole.
E come se non bastasse, la pupilla felina è in grado di dilatarsi fino a 7 volte le sue dimensioni normali per far entrare più luce possibile.

Ma quali sono i vantaggi di questa capacità per i gatti? Oltre a una maggiore agilità, l’abilità di vedere al buio consente di cacciare con successo quando la maggior parte delle prede è attiva, offrendo un importante vantaggio nella lotta per la sopravvivenza. Infatti è necessario sottolineare che i gatti non sono esseri strettamente notturni, ma crepuscolari, il che significa che sono più attivi durante l’alba e il tramonto, proprio quando le loro prede sono più vulnerabili.

Insomma, nonostante qualche leggenda metropolitana, i gatti non hanno una vera e propria “visione notturna”, ma grazie ad adattamenti evolutivi sono eccellenti cacciatori capaci di muoversi e predare anche con poca luce, riuscendo a sfruttare appieno le loro abilità visive ereditate dagli antenati selvatici.

Foto: IPA

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