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Come vedono davvero gli animali? Uno studio cattura i colori del loro mondo

Grazie a telecamere super innovative, un team dell’università del Sussex ha “visto” attraverso gli occhi di alcuni esemplari con una precisione superiore al 90%. La risposta è che gli animali vedono meglio di noi umani grazie ai fotorecettori, le cellule degli occhi che rispondono alla luce. Vedono i colori? Eccome, percepiscono l’intera gamma che va dall’ultravioletto all’infrarosso.

di Lorenzo Sangermano
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Ma cosa vedono gli animali? E soprattutto come? Di occhio in occhio, a variare sono sia le forme che i colori. A riprodurne la visuale, ci ha provato un team di ricercatori dell’Università del Sussex, nel Regno Unito. Grazie a una telecamera innovativa, ora è possibile replicare con straordinaria precisione come varie creature vedono i colori che popolano il nostro universo.
La tecnologia, che vanta una precisione superiore al 92%, non solo offre agli appassionati del cinema la possibilità di rappresentare accuratamente i colori come li vedono gli animali, ma fornisce anche agli scienziati uno strumento prezioso per comprendere in modo più efficace la loro comunicazione e il loro movimento.
Gli animali vivono un’esperienza del mondo diversa da quella degli umani, grazie ai loro fotorecettori unici, le cellule degli occhi che rispondono alla luce. Questi possono percepire una gamma di colori dall’ultravioletto all’infrarosso molto al di là delle capacità umane. Possono persino vedere la luce polarizzata, invisibile per noi. Insomma, ogni specie ha il suo modo distintivo di percepire la luce e i colori.


La gamma di luce che gli occhi umani e le telecamere più avanzate possono catturare è limitata. Ed è qui che entra in gioco il nuovo studio. I ricercatori hanno sviluppato uno strumento all’avanguardia che consente di vedere i colori come li vedono gli animali, soprattutto quando si muovono, un aspetto della visione animale che è stato un mistero fino ad ora.
La sfida di catturare i colori degli animali ha tradizionalmente portato i ricercatori a fare affidamento sulla spettrofotometria, un metodo spesso lento, che richiede condizioni di illuminazione specifiche e non è in grado di catturare immagini in movimento. In risposta a queste limitazioni, il team ha sviluppato una telecamera e un software capaci di registrare video dalla prospettiva degli animali.
Il sistema utilizza la fotografia multispettrale, che cattura immagini in diverse gamme di lunghezze d’onda, compresi ultravioletto e infrarosso. Questo metodo fornisce dettagli spaziali più ricchi, anche se non ancora sufficienti per catturare il movimento e i cambiamenti temporali nel colore.
Per affrontare queste limitazioni, i ricercatori hanno combinato l’imaging multispettrale con la modellazione digitale in 3D. Questo approccio ha consentito loro di animare e studiare modelli in varie condizioni simulate, fornendo informazioni su come posture e punti di vista degli animali influenzano la percezione del colore.

I quattro canali di colore utilizzati dalla telecamera.

In contemporanea, il sistema della telecamera registra video su quattro canali di colore: blu, verde, rosso e ultravioletto (UV). Questi vengono poi elaborati per creare filmati che rappresentano accuratamente come gli animali percepiscono tali colori, basandosi sulla nostra attuale comprensione dei fotorecettori dei loro occhi.
Questo metodo, oltre a essere rivoluzionario nella sua precisione scientifica, è anche pratico. Utilizza telecamere commercialmente disponibili e il pubblico non è escluso. Infatti il team ha reso tutti i contenuti open source, così da permettere miglioramenti da parte degli utenti.

(Foto d’apertra. IPA; le altre foto @newscientist).

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