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«Grazie di tutto Artù». I vigili del fuoco dicono addio al cane eroe 

L’australian kelpie del nucleo cinofili di Volpiano ha passato una vita in prima linea. Era fondamentale sul campo nella ricerca su macerie: dal terremoto in Emilia ad Amatrice. Fino alla valanga di Rigopiano.

di Redazione

«Ciao Artù, grazie per tutto quello che hai fatto». È un saluto commovente quello di tutti i vigili del fuoco italiani a uno dei cani eroi delle loro unità. In prima linea ogni volta che c’è bisogno, sono insostituibili nella ricerca su macerie e nel rintracciare dispersi dopo le calamità naturali.  

Era così anche Artù, australian kelpie del nucleo cinofili di Volpiano, il primo rappresentante di questa razza a diventare operativo nei vigili del fuoco. Sempre presente e prezioso nel salvare vite in tutte le principali emergenze nazionali degli ultimi anni: dal terremoto in Emilia Romagna nel 2012 a quello di Amatrice e Norcia quattro anni dopo, fino alla tragedia di Rigopiano. Sempre accanto alla sua conduttrice Alice Triulzi. 

«Ne abbiamo fatte davvero tante io e te, in 15 anni sei stato un amico unico e prezioso e oggi prima di andartene mi hai aspettato per salutarmi l’ultima volta. Grazie di tutto Artù. Buon ponte», è il toccante messaggio condiviso sui social dalla compagna nelle operazioni e nella vita.  

Dal 2008 al 2018 Artù, che si è spento lo scorso 11 agosto, aveva dato il suo prezioso contributo per salvare tante vite e per questo il suo ricordo resterà indelebile. Insieme alla consapevolezza dell’importanza delle unità cinofile nel settore della ricerca e soccorso.  

(Foto d’apertura: Facebook/Ali Triulzi)

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