Gatti assunti come “assaggiatori” per scoprire i loro gusti
Il tuo gatto è schizzinoso? È nella sua natura e lo dice la scienza. Per la prima volta un gruppo di studiosi in Cina ha scelto un gruppo di 10 mici e scoperto i sapori e gli odori che più preferiscono: al primo posto c’è l’umami, tipico di alimenti ricchi di proteine come la carne o il formaggio, di cui questi animali vanno ghiotti. A differenza degli odori dolci, che non riescono invece nemmeno a percepire
di Redazione
Se pensi che il tuo gatto sia eccessivamente schizzinoso con il cibo e abbia gusti molto raffinati, non ti sbagli: lo dice la scienza.
A giocare un ruolo fondamentale nella scelta tra accettare o rifiutare il cibo che offriamo loro è il naso sofisticato dei gatti, il tartufo. Il naso del gatto ha infatti circa 200 milioni di cellule olfattive (contro i nostri 5 milioni), che gli permettono di percepire odori per noi umani impercettibili. Soddisfare i loro gusti è dunque davvero difficile.
E se la soluzione fosse creare cibi studiati specificamente per il loro palato? Partendo da questa intuizione, un team di ricercatori di Shanghai della Fondazione di Scienze Naturali ha ingaggiato un gruppo di gatti per testare… cibo per gatti! Per la prima volta in assoluto i ricercatori si sono affidati all’esperienza di 10 gatti adulti e ghiottoni.
Il segreto del cibo perfetto per gatti sta nell’odore che emana: oggi vengono molto spesso utilizzati spray aromatizzati per alimenti che rendono l’odore e il sapore delle crocchette adatti ai loro gusti. Nessuno, però, aveva ancora scoperto quali fossero i composti aromatici preferiti dai gatti: ed ecco il focus della nuova ricerca.
Lo studio prevede un vero e proprio buffet: ai gatti vengono proposte crocchette diverse per odore e sapore. Gli studiosi aspettano poi il loro “giudizio” controllando le ciotole scelte per prime.
Gli aromi utilizzati per rendere più appetibili le crocchette vengono creati e modificati dai ricercatori stessi: partono da un aroma a base di fegato di pollo che via via perfezionano su ciò che gli “assaggiatori” dimostrano di gradire di più.
Il team di scienziati ha creato quattro sapori principali sotto forma di spray, all’interno dei quali sono presenti oltre 50 diversi composti aromatici che potrebbero stuzzicare l’appetito degli animali: dagli aromi più fioriti a quelli più grassi e decisi. Per il test dell’assaggio, i ricercatori ricoprono il cibo già in commercio con i loro spray e lo presentano ai gatti-giudici.
Grazie a questo studio ora sappiamo che i gatti vanno matti per le crocchette aromatizzate con spray molto saporiti e grassi e che i loro cibi preferiti contengono il sapore dei funghi, mentre quelli meno apprezzati presentano note acide e dolci.
I nasi e i palati dei gatti sono molto sensibili all’umami, termine che deriva dal giapponese e che significa “saporito”. Questo tipo di gusto e aroma è tipico di alimenti ricchi di proteine come la carne o il formaggio e i gatti ne vanno ghiotti, a differenza dei sapori dolci che non riescono invece proprio a percepire.
Grazie a questo studio abbiamo conferme scientifiche che ci fanno capire perché i gatti sono selettivi per natura, soprattutto se si considera che si sono evoluti come cacciatori solitari che ispezionano scrupolosamente il cibo. Bisogna infatti sapere che in natura il rischio di potenziali cibi velenosi è alto, e anche se ai giorni nostri ai gatti casalinghi viene servito cibo di altissima qualità, i loro geni felini rimangono all’erta e “sospettosi”.
Gli studiosi di Shangai ringraziano il loro fedele gruppo di assaggiatori, consapevoli che i risultati serviranno a tutta la comunità felina per cibi sempre più apprezzati dal loro naso.
Testo di Aurora Castorina
Foto: IPA
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