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Conoscete i “cani velcro”? Si “incollano” ai proprietari e non li lasciano mai. Il video

La definizione indica gli esemplari che sviluppano con i padroni una relazione fuori dal comune. Incapaci di separarsi o persino allontanarsi dai propri umani, seguono ogni loro movimento e soffrono al minimo distacco. Giochi e pratiche che permettano a questi quattrozampe di sviluppare una maggiore indipendenza possono aiutare i membri della famiglia a mantenere il proprio benessere senza sentirsi soffocati

di Lorenzo Sangermano
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Chi ha un cane sa quanto possano essere affettuosi e legati ai loro proprietari, ma esiste un tipo di cane capace di generare un attaccamento fuori dal comune: sono definiti i “cani velcro”. Questi quattrozampe non si allontanano mai dal loro umano di riferimento, seguendolo in ogni angolo della casa e cercando costantemente il contatto fisico.

Un video condiviso su TikTok da @travelingwithnaa06 ha recentemente catturato l’attenzione degli utenti, mostrando in modo divertente cosa significhi avere un “cane velcro”. Nel filmato la proprietaria ha tentato di registrare un semplice video, ma il suo quattrozampe Koda non glielo ha permesso saltandole addosso e incollandosi letteralmente a lei.
Le immagini hanno suscitato milioni di reazioni, con molti utenti che si sono riconosciuti nella scena e hanno condiviso esperienze simili.

Ma che cosa si intende con “cane velcro”? La definizione viene utilizzata per descrivere quei cani estremamente attaccati ai loro proprietari e che non si allontanano mai da loro, arrivando a diventare quasi opprimenti nel loro desiderio di contatto e vicinanza. Alcune razze come Labrador, Golden Retriever, Boxer, Beagle e Bassotti possono assumere questa tendenza con maggiore frequenza.

I segnali più comuni che identificano un “cane velcro” sono molteplici: scodinzolare senza sosta, appoggiarsi costantemente al padrone, dare colpetti con il muso o addirittura sedersi o sdraiarsi sopra di lui. Questi cani tengono d’occhio ogni movimento del loro umano di riferimento, riuscendo difficilmente a rilassarsi o a restare da soli.

Alla base di questo comportamento possono trovarsi numerose motivazioni. In alcuni casi l’attaccamento è il risultato di una selezione genetica mirata, come per le razze addestrate per lavorare a stretto contatto con l’uomo; in altri, invece, esperienze passate di abbandono o trascuratezza possono generare un desiderio di vicinanza più intenso.
La personalità individuale del cane e il modo in cui il proprietario rinforza inconsapevolmente questo tipo di comportamento possono influire a loro volta.

Anche se il legame con un “cane velcro” può essere a tratti gratificante, non mancano lati sfidanti nella convivenza. Cercare di lavorare, rilassarsi o persino andare in bagno senza essere seguiti da due occhi fedeli e una coda scodinzolante può diventare davvero complicato.
Per gestire al meglio questa situazione, gli esperti consigliano di rafforzare la sicurezza e l’indipendenza del cane attraverso giochi che stimolino l’autonomia e la risoluzione di problemi. Allo stesso tempo è importante insegnare al quattro zampe a tollerare brevi separazioni, creando per lui spazi dedicati e tranquilli.
Premiare i comportamenti autonomi con lodi e gratificazioni può aiutare a rafforzare l’equilibrio nella relazione, evitando che l’attaccamento diventi soffocante. Con le giuste strategie è possibile costruire un legame appagante in cui il “cane velcro” può esprimere il suo amore senza compromettere il benessere di tutta la famiglia.

In ogni caso, l’aiuto di un educatore cinofilo è indispensabile in casi simili, soprattutto per l’animale, che scoprirà una condizione di vita più serena e appagante anche senza la vicinanza costante del proprietario.

Foto da video: Tik Tok / travelingwithnaa06

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