Un pappagallo per amico: come prendersene cura
Da quelli più piccoli ai più colorati, da quelli dall’animo socievole alle specie “parlanti”, i pappagalli sono sempre più diffusi come animali da compagnia. Una volta introdotti in casa, è però necessario conoscere le loro necessità, dall’alimentazione alla cura del piumaggio, per poter garantire loro una vita in salute. E i consigli e le visite dal veterinario sono fondamentali anche per loro
di Lorenzo Sangermano
Prendersi cura di un pappagallo è un’avventura affascinante che si costruisce giorno per giorno. Con i loro colori vivaci, l’intelligenza sorprendente e le capacità vocali uniche, i pappagalli sono creature in grado di arricchire la vita di chi li accoglie. Per garantire loro una vita lunga, sana e felice, è però fondamentale conoscere a fondo le loro numerose esigenze, dall’alimentazione equilibrata fino alla cura del piumaggio.
Vi proponiamo un pratico vademecum per dilettanti, proprio l’ABC indispensabile: restano sempre indispensabili i consigli del veterinario.
La fisionomia del pappagallo
I pappagalli sono uccelli dalle dimensioni e dalle forme estetiche molto variabili a seconda della specie. Ci sono gli esemplari “parlanti”, come il pappagallo cenerino, molto richiesti; gli ara dai colori meravigliosi; il conuro del sole, giocherellone e socievole, che dorme sdraiato sulla schiena; i cacatua tutti bianchi, rosa o neri, affettuosi e ballerini… Quelli più comuni da compagnia sono i pappagallini, che possono arrivare a 15-20 cm di lunghezza, le cocorite o parrocchetti, e gli inseparabili, molto comuni nelle nostre case.
Tutti gli esemplari hanno un becco ricurvo e robusto, zampe dotate di artigli e ali corte e arrotondate, adatte a brevi voli ma non per lunghe distanze. Il piumaggio può essere invece di vari colori, dal verde al giallo fino al blu o il grigio.
Un carattere per ogni tipologia di pappagallo
I pappagalli sono animali socievoli e sono noti per la loro intelligenza e la loro capacità di imitare il linguaggio umano. Il carattere di questi volatili varia notevolmente a seconda della specie: alcune sono socievoli e affettuose, altre più schive e solitarie. Ad accomunare gli esemplari è la curiosità, la voglia di giocare e la necessità di stimoli mentali e fisici per evitare la noia e la depressione.
La gabbia del pappagallo: consigli e posizione
Per il proprio benessere i pappagalli hanno bisogno di spazi ampi. La gabbia deve essere grande e arricchita da giocattoli, ponticelli e posatoi di varie forme e va posizionata in una stanza luminosa ma lontana da spifferi e correnti d’aria. È ideale poter concedere anche al volatile qualche ora di volo in casa, sempre sotto stretta sorveglianza.
Alimentazione: i cibi da evitare
I pappagalli hanno bisogno di una dieta varia ed equilibrata composta, oltre che dai semi forniti tramite i mangimi specifici, da verdura, frutta fresca e secca di stagione. È importante evitare di dare loro alimenti che consumiamo noi, come il cioccolato, le noci e le cipolle, che per loro possono invece essere tossici. È anche fondamentale cambiare regolarmente l’acqua e il cibo che hanno a disposizione nella gabbia per evitare il proliferare di batteri e funghi.
Lavaggio delle piume del pappagallo: una routine settimanale
I pappagalli vanno lavati con acqua tiepida una volta a settimana, spruzzandola sul piumaggio con l’aiuto di un nebulizzatore. Alcuni esemplari apprezzano anche una doccia veloce, al termine della quale è importante asciugarli bene. La gabbia deve essere pulita e disinfettata con regolarità, eliminando tracce di cibo e feci, e le unghie devono essere controllate e, se necessario, tagliate con forbici pulite.
Dovete conquistare la loro fiducia
Conquistare la fiducia del vostro pappagallino è il primo fondamentale step per un rapporto sereno. Non sempre è facile, poiché questi uccelli tendono a non fidarsi degli umani, per lo meno in un primo momento. Sappiate che i pappagalli in genere non amano i rumori forti e improvvisi: quindi quando vi rivolgete al vostro nuovo amico mantenete un tono di voce pacato, il più monocorde possibile, senza alti e bassi. Anche i vostri movimenti bruschi e improvvisi potrebbero spaventarlo e metterlo a disagio, dunque evitateli.
E’ anche importante incoraggiare il volatile verso la socializzazione: invitatelo ad uscire dalla sua gabbietta e portatelo con voi nelle altre stanze della casa. “Presentategli” anche gli altri componenti della famiglia, ma monitorate con attenzione le sue reazioni: se vi appare agitato o nervoso, rimettetlo subito nella gabbia, riproverete in un altro momento.
Cura e prevenzione
Per mantenere una corretta salute, i pappagalli vanno portati dal veterinario almeno una volta l’anno per le vaccinazioni e la profilassi contro i parassiti interni ed esterni. Tra una visita e l’altra è consigliabile osservarli quotidianamente e agire il prima possibile al minimo segnale di sintomi di disagio e malessere.
Con una corretta alimentazione, pulizia e visite periodiche di controllo, i pappagalli possono trascorrere fino a 20-30 anni in perfetta salute in compagnia della propria famiglia.
Foto: IPA
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