Che cos’è la splenectomia nel cane e nel gatto?
La chirurgia per la rimozione della milza rappresenta una procedura complessa che si rende necessaria in caso di tumori, traumi o torsioni dell’organo. Pur essendo una soluzione salvavita, richiede un’attenta valutazione delle condizioni dell’animale e un monitoraggio rigoroso nel periodo post-operatorio. Il nostro veterinario Francesca Garrone ci mostra quali sono le patologie più frequenti nei cani e nei gatti, le razze più predisposte e come una diagnosi precoce possa fare la differenza nella gestione di queste condizioni critiche
di Francesca Garrone
La splenectomia è un intervento chirurgico che consiste nella rimozione della milza, organo che si trova nella parte anteriore sinistra della cavità addominale di cani e gatti. L’asportazione della milza avviene comunemente in laparotomia, ovvero tramite l’apertura della parete addominale, in anestesia generale.
Questo intervento si rende necessario in particolare quando è presente un tumore della milza, evento abbastanza frequente soprattutto nei cani di taglia grande, ma meno frequente nei gatti.
L’asportazione della milza è necessaria in varie circostanze, tra cui tumori maligni, traumi o torsioni dell’organo. Nei cani, la milza è spesso soggetta a patologie più gravi rispetto ai gatti, rendendo la diagnosi precoce ancora più importante. Effettuare controlli ecografici regolari può aiutare a individuare eventuali anomalie prima che si sviluppino complicazioni.
Cosa comporta togliere la milza al cane?
La rimozione della milza nel cane, sebbene sia un intervento relativamente comune, non è priva di rischi. La milza svolge un ruolo importante nella regolazione del sistema immunitario e nel filtraggio delle cellule danneggiate dal sangue. Dopo la sua rimozione, il corpo dell’animale deve adattarsi a funzionare senza questo organo, delegando alcune delle sue funzioni ad altri organi come il fegato e i linfonodi.
Le ventiquattro ore successive alla chirurgia sono quelle più delicate per un cane che ha subito una splenectomia. Per questo motivo il ricovero in clinica è generalmente consigliato dal medico veterinario.
Il rischio più frequente di questo tipo di chirurgia è l’emorragia addominale che può comparire dopo l’intervento e il monitoraggio medico risulta fondamentale per evitare il peggio.
Quali sono le cause della splenectomia?
La splenectomia viene eseguita quando la milza è danneggiata o colpita da patologie che compromettono la salute dell’animale. Le cause principali che portano alla rimozione chirurgica della milza nel cane sono:
- noduli alla milza, di natura neoplastica o di altra natura;
- torsione della milza, in generale in conseguenza alla torsione gastrica, più frequente nei cani di taglia grande;
- rottura conseguente a traumi come incidenti o colpi all’addome.
Quali sono i tipi di tumori alla milza?
La milza è comunemente interessata da neoplasie primitive e metastatiche.
Tra i tumori primitivi maligni i più frequenti nel cane e nel gatto sono:
- l’emangiosarcoma, tumore maligno che si sviluppa dalle cellule dei vasi sanguigni;
- il leiomiosarcoma, un tumore raro che colpisce i muscoli lisci della milza;
- il lipoma, neoplasia benigna formata da tessuto adiposo;
- l’osteosarcoma, tumore maligno che coinvolge il tessuto osseo, raro ma aggressivo.
I tumori metastatici della milza sono:
- il melanoma, spesso associato a metastasi provenienti dalla pelle o dalle mucose;
- l’adenocarcinoma, origina in genere da altri organi, come il fegato o i polmoni
- l’emangiosarcoma e l’osteosarcoma, in alcuni casi, questi tumori possono metastatizzare dalla milza ad altri organi
La diagnosi accurata del tipo di tumore è cruciale per determinare la prognosi e le opzioni terapeutiche.
Che cos’è l’emangiosarcoma splenico?
L’ emangiosarcoma splenico è un tumore molto aggressivo che può colpire la milza. Questo tipo di neoplasia, altamente metastatica, si sviluppa rapidamente e può colpire altri organi come il fegato, i polmoni e il cuore.
Le statistiche dicono che due neoformazioni spleniche su tre nel cane sono tumori e, tra questi, i due terzi sono rappresentati dall’emangiosarcoma.
Nello specifico nel cane rappresenta il 5% di tutti i tumori maligni non cutanei.
Le razze canine più predisposte a questo tipo di neoplasia sono il Labrador retriever, il Golden retriever, il pastore tedesco e lo schnauzer.
L’emangiosarcoma splenico si manifesta più comunemente nei cani con un’età superiore agli 8 anni, senza differenze significative tra maschi e femmine.
La splenectomia nel gatto
Anche nei gatti, la splenectomia può rendersi necessaria in presenza di tumori o traumi alla milza. Tuttavia, l’incidenza di queste condizioni è molto più bassa rispetto ai cani. Nei gatti, le neoplasie maligne della milza sono spesso secondarie a tumori presenti in altri organi.
Il trattamento post-operatorio è simile a quello per i cani e include monitoraggi regolari e una dieta equilibrata per favorire il recupero.
Quanto vive un cane o un gatto dopo l’asportazione della milza?
L’aspettativa di vita dopo una splenectomia in un cane o un gatto dipende dal motivo per cui il cane o il gatto ha subito questo tipo di intervento chirurgico.
Nei casi di tumori maligni come l’emangiosarcoma, la prognosi è spesso riservata, ma la terapia adiuvante, come la chemioterapia, può migliorare significativamente la qualità della vita.
e la splenectomia è stata eseguita per altre condizioni, come traumi o torsioni, l’aspettativa di vita può essere molto positiva, a patto che non ci siano complicazioni post-operatorie.
Dopo una splenectomia, è fondamentale seguire scrupolosamente le indicazioni del veterinario: effettuare visite regolari per monitorare il recupero, somministrare i farmaci prescritti per prevenire infezioni e alleviare il dolore, e garantire una dieta equilibrata che supporti il sistema immunitario e il metabolismo dell’animale.
La splenectomia, sebbene sia un intervento delicato, può rappresentare una soluzione salvavita per cani e gatti colpiti da patologie gravi alla milza; una diagnosi precoce, cure veterinarie tempestive e un attento monitoraggio post-operatorio sono fondamentali per garantire la qualità di vita del tuo amico a quattro zampe.
Foto: IPA
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