Malattie genetiche dei cani di razza: ecco le patologie ereditarie più comuni
Anche i nostri amici pelosi sono purtroppo inclini a varie patologie ereditarie. Dai problemi articolari come la displasia dell’anca ai disturbi respiratori dei brachicefali, passando per l’epilessia e le malattie cardiache e renali. Scopri in questo articolo scritto dai professionisti di Ca’ Zampa quali sono le razze più a rischio e i sintomi da tenere d’occhio per tutelare al meglio la salute del tuo amato pet. Una lettura fondamentale per ogni proprietario di un cane di razza.
di CA' ZAMPAForse non tutti sanno che i cani di razza pura vanno incontro a malattie genetiche e problemi congeniti con una incidenza maggiore dei cani meticci.
Una delle più conosciute e invalidanti è la displasia dell’anca, che si verifica quando l’articolazione tra femore e bacino smette di funzionare correttamente a causa dell’usura della cartilagine: in questo caso il cane va incontro a problemi di deambulazione, dolori nel sedersi o alzarsi. Le razze più a rischio sono il Pastore tedesco, il Labrador, il San Bernardo, il Danese, il Rottweiler e il Bulldog.
Un’altra delle malattie genetiche che più colpiscono alcune razze canine è l’epilessia: si tratta di convulsioni più o meno intense, di varia durata che necessitano visita immediata dal veterinario. I cani più colpiti dall’epilessia sono il Beagle, il Bassotto, il Labrador, il Golden Retriever e il Pastore Tedesco.
Da segnalare anche patologie cardiache di natura ereditaria per cani quali il Cavalier King Charles Spaniel, il Dobermann, l’Alano, il Danese, il Bassotto, il Boxer o il Bulldog. I sintomi variano molto, dunque non sempre è immediato il riconoscimento di questo tipo di malattie. Facciamo sempre attenzione ad alcuni campanelli d’allarme come tosse, inappetenza, difficoltà respiratorie, astenia, collasso, addome disteso e svenimento.
Alcuni cani, poi, soffrono di calcoli alla vescica: sono piccoli detriti che si formano nella zona vescicale e che comportano difficoltà di minzione, con sangue nelle urine ma che tuttavia possono essere prontamente arginati con l’adozione di una dieta ad hoc e di una terapia specifica. Le razze che più risentono di questa patologia congenita sono il Dalmata, lo Schnauzer, il Terranova e il Bichon Fris.
Se il pet mostra segni di debolezza, difficoltà deambulatorie, incontinenza e nei casi peggiori paralisi, molto probabilmente si tratta di mielopatia degenerativa: è una malattia genetica invalidante che colpisce prevalentemente il Carlino, l’American Water Spaniel, il Boxer, il Corgi e il Bovaro del Bernese, e che va ad intaccare le terminazioni nervose bloccando la comunicazione tra il midollo e la parte inferiore del corpo.
Più conosciuta, infine, la cosiddetta sindrome brachicefalica che riguarda i cani con muso schiacciato e testa corta come il Bulldog, il Boston Terrier, il Carlino, lo Shih Tzu, il Pechinese o il Cavalier King Charles Spaniel. Questa patologia deriva dalla specifica conformazione fisica delle razze sopracitate che rende piuttosto difficile la respirazione e sfocia frequentemente in grandi affanni, russamenti importanti e sbuffi rumorosi.
In generale, inoltre, le razze di grandi dimensioni rischiano più di altre di sviluppare tumori alle ossa, mentre nelle razze di piccola taglia è maggiore l’incidenza di malattie della valvola mitrale.
Dr. Massimo Beccati, veterinario di Ca’ Zampa
Foto: IPA
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