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Bubba torna a casa! La tartaruga marina ferita è di nuovo libera

Trovata con gravi ferite e diversi problemi alle pinne anteriori, Bubba, una Caretta caretta di oltre 170 chili, è stata salvata dall’organizzazione americana Inwater Research. Grazie alle cure lunghe e pazienti del centro di riabilitazione dello zoo di Brevard, questo esemplare ha potuto ritrovare la libertà dopo tre mesi, diventando un simbolo di speranza per la sua specie

di Filippo Bocchini
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Siamo in Florida, nella contea di St. Lucie, dove la Inwater Research, un’organizzazione no profit dedicata alla conservazione delle specie marine, ha trovato una gigantesca tartaruga marina Caretta caretta di oltre 170 chili. L’hanno chiamata Bubba, ha un’età stimata tra i 60 e i 75 anni e le sue condizioni iniziali erano davvero preoccupanti: l’esemplare aveva grandi difficoltà di movimento e presentava molte ferite alle pinne anteriori, probabili segni di un attacco di predatori, che rendevano necessario un intervento immediato. Bisognava salvarla, e farlo velocemente.

Viste le sue grandi dimensioni, i biologi hanno deciso di usare una gru per tirare la tartaruga fuori dall’acqua e metterla successivamente con molta attenzione sul loro camion, dentro un apposito “trasportino”. La destinazione era il centro di riabilitazione delle tartarughe marine dello zoo di Brevard, un luogo sicuro che avrebbe potuto offrire a Bubba tutte le cure necessarie per la sua guarigione.

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Una veterinaria visita Bubba, giunta al centro di riabilitazione gravemente ferita.

Una volta arrivata al centro, tutti i presenti si sono dovuti organizzare al meglio per poterla accogliere e spostare senza troppi pericoli: una squadra di sette persone ha sollevato Bubba dal camioncino, mentre altri due volontari si sono occupati di rimuovere il “trasportino” che era stato utilizzato. Subito dopo, la tartaruga è stata sottoposta ad alcune analisi e osservazioni mediche che purtroppo hanno confermato la gravità delle sue condizioni: entrambe le pinne anteriori erano seriamente ferite ed era presente anche una massiccia infestazione di sanguisughe marine – causa di un’anemia significativa – che rendeva il suo stato di salute ancora più critico.

I veterinari si sono subito messi al lavoro! Oltre a ricevere antibiotici per eventuali infezioni, a Bubba sono state dapprima pulite e disinfettate le ferite. Poi è stata sottoposta a diverse sedute di terapia laser a freddo sulle pinne anteriori, per accelerarne la guarigione; un bagno in acqua dolce ha infine contribuito a rimuovere le sanguisughe marine, alleviando così, almeno in parte, la sofferenza dell’animale.

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Il delicato momento della sutura delle ferite a una delle zampe anteriori della tartaruga.

Con il passare dei giorni Bubba ha raggiunto miglioramenti notevoli ed è diventata un ospite davvero speciale del centro di recupero, non solo per la sua storia, ma anche perché era il primo maschio adulto di Caretta caretta – con un’età così avanzata – paziente del comparto veterinario dello zoo di Brevard. L’intera struttura, che da sempre ha avuto come obiettivo quello di rilasciare le tartarughe marine riabilitate nel loro ambiente naturale, è stata mobilitata per regalare a Bubba la libertà e il ritorno verso l’oceano: un obiettivo importante non solo per il suo benessere ma anche, in quanto maschio riproduttore, per tutta la sua specie.

Dopo tre mesi di cure amorevoli e intensive, il grande giorno è finalmente arrivato: Bubba poteva essere finalmente rilasciata. Il centro di riabilitazione ha così organizzato un evento pubblico per mostrare il ritorno della tartaruga nell’oceano e ha scelto il Lori Wilson Park a Cocoa Beach come luogo ideale per questa occasione speciale.

Le bellissime immagini del “tuffo” di Bubba sono state catturate anche da un video postato sui canali social del Brevard Zoo, con cui il centro ha ringraziato tutte le persone che hanno aiutato l’esemplare a raggiungere questo traguardo. In spiaggia si è radunata una piccola folla e tutti coloro che avevano seguito la storia della tartaruga nei mesi precedenti erano felici nel vederla finalmente compiere i primi passi verso il suo habitat naturale. Bubba tornava finalmente a casa!

Un percorso emozionante, un esempio di rinascita che ha toccato il cuore di molte persone, ricordando a tutti l’importanza di proteggere e rispettare ogni forma di vita essenziale per l’intero ecosistema.

In apertura: la Caretta caretta salvata pesava ben 170 chili. Movimentarla è stata un’impresa.

Tutte le foto: @brevardzoo

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