Diritti degli animali: approvata alla Camera la nuova legge che li tutela, con pene più severe e multe salate contro i maltrattamenti
“Vittoria!”: l’onorevole Brambilla celebra così questo importante traguardo per combattere i maltrattamenti nei confronti degli animali. Un cambio di rotta fondamentale: nel Codice penale non si tratta più “Dei delitti contro il sentimento dell’uomo per gli animali”, ma “Dei delitti contro gli animali”. Viene tutelato non più il sentimento dell’uomo, ma direttamente l’animale. Le nuove norme approvate dalla Camera mirano a cambiare il modo in cui si affrontano tanti comportamenti inaccettabili, con un inasprimento delle pene. Si attende l’approvazione definitiva del Senato
di Pietro SantiniPuò finalmente esultare l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, promotrice instancabile di questa legge, e possono esultare anche tutti gli amanti degli animali. La Camera dei deputati ha approvato la proposta di legge, prima firmataria la stessa Brambilla, che prevede pene più severe e anche multe salate per chi compie reati nei confronti dei propri animali domestici o di quelli altrui. Ora il Senato dovrà affrontare i punti più controversi, come la questione del loro abbandono lungo la carreggiata, in contrasto con il nuovo codice della strada appena presentato, e approvare definitivamente la proposta dell’ex esponente di Forza Italia, ora parte di Noi Moderati, presidente e fondatrice della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente.
Una vittoria che l’onorevole Brambilla ha voluto dedicare “alle vittime mute e invisibili, al cane Aron, al gatto Leone e a tutti gli animali di cui non si è mai parlato e mai si parlerà” e che segna una svolta storica in materia di diritti degli animali, andando ad implementare alcuni disegni di legge già presentati nel 2022.
Come spiega la deputata, “Tra le pricipali novità la rubrica del titolo IX bis del Codice penale: non più ‘Dei delitti contro il sentimento dell’uomo per gli animali’ ma, in linea con la recente riforma costituzionale, ‘Dei delitti contro gli animali’. Viene tutelato non più il sentimento dell’uomo, ma direttamente l’animale”.
Tra i punti trattati nella proposta di novembre 2024, il maltrattamento di animali prevede un aumento delle pene, passando dagli attuali 3-18 mesi di reclusione a un minimo di 6 mesi e un massimo di 2 anni, con una multa dai 5.000 ai 30.000 euro. L’uccisione di animali, attualmente punita con un minimo di 4 mesi di reclusione e un massimo di 2 anni, passerà ad una pena che va dai 6 mesi ai 3 anni, ai quali va aggiunta la stessa multa da 5.000 a 30.000 euro. Ancora, reati commessi in presenza di minori, ripetuti su più animali o diffusi online prevedono un ulteriore inasprimento delle pene.
Il reato di abbandono, al momento sanzionato solo con un’ammenda, vede l’aggravarsi di tali pene pecuniarie da 5.000 a 10.000 euro, mentre il reato di preparazione e abbandono di esche e bocconi avvelenati, appena introdotto, sarà punito con multe che possono arrivare persino a 20.000 euro. Un passo significativo per contrastare due fenomeni tristemente diffusi che richiedono un intervento deciso.
Raddoppiano anche le pene per chi organizza eventi non autorizzati in cui partecipano animali, come corse clandestine di cavalli o combattimenti tra cani, con multe fino a 30.000 € e 4 anni di carcere. Il traffico di animali senza microchip e passaporto è un altro dei reati che nella proposta di Michela Vittoria Brambilla viene sanzionato con 30.000 euro e chi lo commette rischia fino ad un anno e mezzo di reclusione.
E se fino ad ora la detenzione alla catena di animali domestici era ritenuta illegale solo in alcune regioni, la nuova legge diventa valida in tutta Italia e prevede ulteriori sanzioni, fino a 5.000 €. In questo caso però va specificato che, nella nuova proposta, le pene si applicano soltanto se la catena impedisce il movimento dell’animale; un punto che ha fatto discutere e che non trova tutti d’accordo: per alcuni rappresenterebbe un passo indietro rispetto alle normative regionali attualmente in vigore.
Ma la proposta di legge appena approvata alla Camera non si concentra esclusivamente sugli animali d’affezione. Vengono tutelati anche gli animali selvatici, in particolar modo le specie protette, come i grandi predatori (orsi e lupi su tutti), spesso vittime di attività di bracconaggio. Chi catturerà o ucciderà questi animali verrà punito con un periodo di detenzione che va da 6 mesi a 1 anno e condannato a pagare fino a 8.000 € di multa.
Il pacchetto di norme proposto dall’onorevole Brambilla rappresenta in ogni caso un importante passo avanti rispetto alle leggi attuali e, ora che spetta al Senato la decisione finale, l’auspicio è che queste proposte diventino la base per garantire agli animali la tutela e il benessere che meritano.
Chi commette reati nei confronti degli animali è un criminale e merita di essere giudicato come tale. Ci uniamo al grido di Michela Vittoria Brambilla: “Basta impunità!”.
Foto: Ufficio stampa
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