Animali di guerra, a salvarli ci pensano gli ex-militari inglesi
Fondatore dell’organizzazione Breaking the chains, dopo 20 anni nell’esercito Tom ha deciso di dedicare la sua esperienza in zone di crisi al salvataggio degli animali coinvolti.
di Lorenzo SangermanoTom S-N ha servito il suo Paese per oltre 20 anni nell’esercito britannico. Dopo il congedo, è caduto in depressione a causa dello stress post-traumatico sviluppato in anni di scontri a fuoco. Si è isolato nella sua stanza, incapace di parlare o uscire, finché l’incontro con un piccolo springer spaniel cieco di nome Gipsy ha cambiato la sua vita. Il suo amore incondizionato ha fatto sorridere Tom per la prima volta dopo mesi e lo ha motivato ad aiutare altri animali bisognosi.
Tom ha fondato così Breaking the Chains, un’organizzazione che inizialmente ha raccolto foto e storie degli animali nei rifugi per sensibilizzare il pubblico. Con lo scoppio della guerra in Ucraina nel 2022, Tom però sapeva di dover fare di più. Insieme a una squadra di veterani britannici e americani, si è recato in Ucraina per fornire soccorso agli animali intrappolati nelle zone di guerra. Nei mesi successivi, hanno percorso il Paese raccogliendo animali indifesi, evacuando rifugi sovraffollati e fornendo cibo e cure ai feriti. Ad oggi hanno salvato più di 10.000 vite animali.
Breaking the Chains è diventata una squadra di pronto intervento specializzata nel salvataggio di animali in condizioni estreme, come zone di guerra o catastrofi naturali. A febbraio si sono recati nelle regioni della Turchia devastate dai terremoti. Una situazione «apocalittica» che Tom ha definito di «puro massacro». Superate le difficili condizioni, hanno salvato 130 gatti, 2 cani ed evacuato due rifugi con 300 cani. Con grande sorpresa, Tom ha considerato i gatti gli animali più pericolosi da salvare, preferendo confrontarsi con leoni ed orsi.
La determinazione della squadra, come ha spiegato Tom, deriva dalla loro esperienza militare: «Personalmente non credo che nulla sia impossibile», ha dichiarato l’ex soldato, «il ritmo di lavoro della nostra squadra si basa su ciò che abbiamo imparato nell’esercito».
La storia di Tom e Gypsy dimostra come l’amore di un animale possa cambiare una vita al punto di dedicarla per intero alla loro salvaguardia e tutela. Breaking the Chains è finanziata dalle donazioni del pubblico. Per saperne di più, è possibile visitare il sito breakingthechains.com.
(Foto d’apertura: @breakingthechainsint)
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