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Alison Friend, l’artista che dipinge cani e gatti “umani” 

Illustratrice di libri per bambini ha scoperto durante la pandemia le potenzialità dei social network. E quasi sicuramente avrete già ammirato uno dei suoi lavori.

di Alessio Pagani

I dipinti dei suoi gatti e dei suoi cani sono diffusissimi su Istagram. Condivisi decine di migliaia di volte. Ecco perché chiunque di noi ne ha visto almeno uno magari senza conoscerne la storia. Eppure questi animali antropomorfizzati, da ormai tre anni, sono una costante. Piacevole e ammirata.  L’autrice di questi piccoli capolavori si chiama Alison Friend ed è un’artista contemporanea britannica il cui soggetto preferito sono gli animali.

Ha illustrato oltre 20 libri per bambini, il che influenza chiaramente la caratterizzazione degli animali nei suoi ritratti attuali. Dopo essersi laureata alla Nottingham Trent University in Belle Arti, ha lavorato come apprendista scalpellino in alto, negli edifici storici di Nottingham. Circa tre anni più tardi, l’incontro con quello che sarebbe diventato suo marito. La coppia si trasferì in America, dove iniziò a dipingere immagini divertenti di animali per la casa editrice Two Bad Mice Publishers da trasformare in biglietti di auguri. Fu allora che l’artista capì che avrebbe dovuto illustrare libri per bambini. E così fa tutt’ora. 

«Mi è sempre piaciuto creare personaggi. Questo, combinato con un amore permanente per gli animali, è sembrata una progressione naturale nel dipingere questi ritratti. Il mio background come illustratrice di libri per bambini ha sicuramente alimentato la mia pratica pittorica», ha chiarito in diverse interviste. «L’antropomorfismo degli animali è uno strumento utilizzato proprio nei libri illustrati che aiuta a dare vita agli animali, collegando il lettore al personaggio. Penso che sia il motivo per cui le persone si legano così tanto ai miei dipinti».  

Dipinti che sono diventati di dominio pubblico grazie a due fattori: la condivisione dei social network e il lockdown imposto dalla pandemia. In quel periodo, infatti, il lavoro editoriale dell’artista ha subito un rallentamento e da lì è nata l’idea di realizzare queste opere e poi venderle, come parte di un movimento chiamato Artist Support Pledge. Entro pochi secondi dalla prima pubblicazione su Instagram, i suoi pezzi hanno riscontrato l’interesse del pubblico e così il piano d’azione è proseguito.  

(Foto d’apertura: @mcfriendy)

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