Skip to Content
image description

A cento anni dalla loro scomparsa, i mini canguri tornano a saltellare

Nel sud dell’Australia si festeggiano i passi in avanti del progetto di reintroduzione dei bettong. Grazie all’intervento del WWF la popolazione è nuovamente in crescita.

di Alessio Pagani

Cento anni dopo l’estinzione, i mini canguri bettong tornano a saltare nel sud dell’Australia. Merito di un progetto del WWF, ambizioso ma efficace. Del resto per riportare nell’area questi animali, marsupiali rari che richiamano alla mente il canguro per come saltano, anche se le loro dimensioni sono più simili a quelle di un coniglio nano, non era un’impresa facile. Dalla regione, infatti, si erano sostanzialmente estinti da oltre un secolo. Vittime dei gatti selvatici e soprattutto del disboscamento.  

Ne erano sopravvissuti solo alcuni in una piccola zona vicino a Cairns, nell’estremo nord del Queensland, e alcuni esemplari del Western, che sono stati traslocati e reintrodotti nella penisola di Yorke. Gli scienziati della fauna selvatica hanno rilasciato in due anni 120 esemplari per vedere se potevano sopravvivere al di fuori di recinti o isole a prova di predatore. E ora un nuovo monitoraggio appena concluso mostra che stanno prosperando, esattamente com’era già successo nel territorio protetto di Wedge Island.  

«Stiamo vivendo un ritorno dalla portata storica. Se questa popolazione sarà sostenuta nel tempo, saremmo di fronte alla prima reintroduzione riuscita al di fuori di un rifugio», conferma Rob Brewster, responsabile del progetto di ripopolamento del WWF Australia. «Questo progetto ci consentirà anche di aprire nuove strade nella reintroduzione di altri animali. Ed è meraviglioso vedere nuovi bettong nati nella penisola di Yorke non solo sopravvivere alla fase giovanile, ma riprodursi». Per continuare a dare un futuro alla propria specie. 

(Foto d’apertura: Foto: © Stephanie Todd / JCU / WWF-Aus)

Copyright © 2025 – Tutti i diritti riservati

WordPress Ads