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Ecco i vincitori del concorso LAV “Io rispetto gli animali”

Premiate cinque classi delle scuole primarie italiane e cinque delle secondarie di primo grado. Qui trovate tutti i disegni vincitori scelti tra i 20mila presentati e dedicati al rapporto tra uomo, natura e esseri viventi.

di Redazione

La selezione è stata ardua ma alla fine in verdetto è arrivato. Sono stati resi noti, infatti, i nomi delle classi vincitrici dell’edizione 2022-23 del concorso di disegno “Io rispetto gli animali”, organizzato da LAV con la collaborazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito. L’appuntamento, pensato per educare i giovani e giovanissimi alla cultura del rispetto di tutti gli esseri viventi, ha confermato il suo successo in numeri di partecipanti. Anche questa edizione, infatti, ha visto aderire quasi 20mila alunni e oltre 1.200 classi italiane.

Alle cinque classi della scuola primaria e alle cinque della scuola secondaria di primo grado giudicate migliori è stato così assegnato buono acquisto del valore di 250 euro, mentre ai tre istituti che complessivamente hanno presentato alla rassegna il maggior numero di disegni, è toccato un buono acquisto del valore di 500 euro.

Ecco, quindi, i vincitori, divisi per categoria, con le relative motivazioni espresse dalla giuria.   

Scuola primaria
Classe 1A, Istituto Scolastico “Anna Micheli” – Scuola Bilingue (Roma)

Il tema della presenza dei cinghiali nel contesto urbano e nazionale è trattato con grande empatia e spontaneità. La sensibilità e la delicatezza dei bambini nell’affrontare l’argomento è notevole e si declina in numerose sfumature, auspicando implicitamente come in un bellissimo sogno prospettive di pacificazione del rapporto con le altre specie in luogo del conflitto, in piena consonanza con il messaggio LAV. L’augurio di felicità che si rivolge ai cinghiali in tutti gli elaborati risuona come un appello di speranza per un’armonia complessiva che ci riguardi tutti in un futuro senza violenza.

Classe 2C, Piazza Solari – I.C. Terralba (Genova)

Nel lavoro della classe si scorge chiaramente un quadro concettuale complessivo derivante da un lavoro pregresso attento, all’interno del quale, attraverso una soluzione estremamente semplice, come l’applicazione degli occhi ad oggetti di uso comune, si ottiene un effetto spiazzante di ripristino dell’identità animale perduta. In una chiave filosofica, interpretando le opere secondo la lezione di Carol J. Adams, appare un referente assente che torna assolutamente presente in modo dirompente e non evitabile nello sguardo efficacissimo degli occhi di cui i bambini hanno dotato le figure.

Classe 3A, “Giosuè Carducci” – I.C. “A. Strobino” – Cerro Maggiore (MI)

La diversità e l’inclusione sono il bellissimo filo conduttore del lavoro degli alunni che si dipana attraverso una serie di esempi realizzati con una coerenza stilistica e di messaggio che rende il complesso degli elaborati una proposta armonica efficace e costruttiva. Ci ha convinto l’originalità della chiave interpretativa del rapporto con gli altri animali basata proprio sull’accoglienza della diversità a prescindere da ogni tipo di barriera concettuale. Gli animali non umani, nel messaggio degli alunni, sono da accogliere di per sé nel loro valore intrinseco, che nega di rimando ogni fruizione pratica o estetica dell’altro.

Classe 4Unica, “Giacomo Parravicini” – Istituto Comprensivo Statale Damiani – Morbegno (SO)

Un complesso lavoro basato sulla tecnica del caviardage e sull’utilizzo di svariate forme artistiche, attingendo a fonti di diversa tipologia, ha permesso alla classe, attraverso un lavoro didattico ampiamente strutturato di sviluppare un’ampia e profonda riflessione sul rapporto tra la specie umana e le altre in un carosello di tematiche mai scontate nel modo di affrontarle. Pregevole la realizzazione artistica, che denota attenzione e cura nei dettagli come nell’organizzazione del compito affidato alla classe, che ha portato a una indubbia coralità espressiva, rendendo in modo perfettamente lucido e impattante la problematicità di cui intende parlare.

Classe 4A, “Alberto Cadlolo” – I.C. Virgilio (Roma)

A fronte della recente introduzione della tutela degli animali tra i principi fondamentali della Costituzione italiana, avvenuta nel 2022, la classe ha efficacemente pensato di estendere tale riconoscimento, costruendo un’intera Carta costituzionale di una ipotetica e auspicata repubblica animaliana che supera ogni barriera di specie e si spinge oltre ogni antropocentrismo, mettendo al centro il concetto di individuo e di soggetto di vita, piuttosto che di rappresentante di una specie definita. Il lavoro è estremamente coerente e realizzato con dinamismo e simpatia, su una base concettuale profonda, evidente frutto di una didattica accurata e di un confronto costruttivo e appassionato con alunni e alunne.

Scuola secondaria di primo grado
Classe 1F, “Albert Schweitzer” – I.C. Duca d’Aosta (Torino)

Nel contesto di un lavoro di studio più ampio e di una esplorazione delle opportunità museali della propria città, la classe, insieme ad altre della propria scuola, ha svolto un approfondimento grafico sulla concezione e venerazione degli animali non umani nell’ambito della cultura egizia, andando a riprodurre esempi di arte figurativa di quel popolo, che non si presentano come mere copie, ma assumono una valenza di riscoperta di forme positive di rapporto con le altre specie. Il percorso della classe assume importanza alla luce della cura dei dettagli e dell’inserimento in un quadro più ampio come quello della storia e della storia dell’arte in particolare, che lo valorizza e mette in risalto il concetto sotteso, dandogli profondità temporale e spessore concettuale. Il premio è da considerarsi moralmente esteso anche alle altre classi della medesima scuola che hanno svolto un analogo lavoro.

Classe 1D, “Galileo Galilei” – I.C. Futura – Garbagnate Milanese (MI)

La classe ha posto l’attenzione su un tema semplice quanto essenziale come l’esposizione degli animali ai cosiddetti botti di Capodanno, che notoriamente causano elevato stress con danni anche mortali a umani e non umani. La condanna dell’usanza degli esplosivi durante le festività è da sempre un argomento ricorrente sui media, pur limitandosi al periodo natalizio, e numerosi Enti locali emanano ordinanze restrittive per l’utilizzo di petardi e strumenti analoghi. Nella loro immediatezza i disegni degli alunni e delle alunne si inseriscono in questo dibattito sempre attuale ed esprimono bene il problema, lanciando un appello chiaro alla responsabilità umana nei confronti degli animali, vittime incolpevoli di forme di festeggiamento che potrebbero essere facilmente evitate.

Classe 1A, “Aleardo Aleardi” – Verona

Il mare è il tema portante del lavoro della classe che esamina principalmente il problema dell’impatto dei rifiuti e dell’inquinamento sugli animali e sull’ambiente in cui vivono con una resa colorata ed empatica che coinvolge creature di svariate specie e taglie senza distinzioni, dai cetacei alle tartarughe, fino a granchi e meduse. Interessante è la variazione di ambiente che si riscontra nel passaggio del tema dal mare alla terra che nel finale della serie dei disegni compare come a conclusione di un continuum che suggerisce l’unità dell’ecosistema e l’interconnessione tra i vari ambienti. Da molti elaborati emerge un senso di poesia malinconica e quasi di stupore di fronte alla devastazione compiuta dagli umani, senza che manchi un implicito appello alla speranza nel cambiamento che noi stessi possiamo generare.

Classe 2A, “Angelico Melotto” – Chiampo (VI)

Nei disegni della classe la forma grafica dell’animale viene per la maggior parte riempita di parole che vanno a colmare un vuoto verbale. Questa soluzione permette agli elaborati di compensare pienamente il divario tra umani e non umani percepito da chi si fa difensore di coloro che non hanno voce. Storicamente, già Aristotele distingueva umani e non umani sulla base del possesso di lògos (linguaggio articolato) o phonè (semplice emissione di suono). Questa prospettiva specista aristotelica è stata alla base di molta discriminazione. Grazie all’opera di alunni e alunne di questa classe, i non umani rappresentati, acquisiscono proprio quella voce articolata, il lògos, che in termini umani manca loro per comunicare il disagio e la sofferenza e rivendicare quindi i propri diritti alla libertà, dignità e vita, nella speranza che da parte umana si impari a riconoscere il linguaggio animale come tale in tutto il suo valore.

Classe 3E, “Santa Caterina da Siena” – I.C. A. Stoppani (Milano)

Gli alunni hanno sperimentato una trasformazione della propria identità attraverso una reinterpretazione della propria immagine in termini non umani. L’opportunità di rileggere il proprio volto e la propria fisicità nella chiave di un’altra specie, scelta da loro stessi, è stata il mezzo per attuare un processo di immedesimazione e di probabile innesco di empatia che è lo scopo della didattica nell’ottica del presente concorso. La qualità artistica di molte delle opere presentate è un valore aggiunto che fa spiccare quanto alunni ed alunne sono riusciti a comunicare attraverso i propri autoritratti in forma eterospecifica.

Classifica per istituti

A decretarla, come previsto dal bando, è stato il numero dei disegni effettivamente pervenuti da ogni singola scuola.

Istituto omprensivo Villa di Serio – Villa di Serio (BG) – 514 disegni

Istituto Comprensivo Garibaldi-Buccarelli – Vibo Valentia – 479 disegni

Istituto Comprensivo Manziana – Manziana (RM) – 459 disegni

(Foto d’apertura: LAV)

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