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Arriva al cinema “Vita da Gatto”: una bambina e un micio alla scoperta del mondo

Non è solo una grande storia di amicizia: il film racconta anche la natura di questi splendidi animali, capaci di dare amore ma con un cuore che rimane sempre libero e selvaggio. Un’avventura emozionante e commovente per grandi e piccini.

di Silvia Stellacci
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Nel tumulto dei rumori e delle ansie della vita quotidiana, a volte ci imbattiamo in storie che ci ricordano la bellezza di rallentare, di contemplare la natura e di trovare conforto nell’amicizia. “Vita da Gatto”, l’ultimo film del regista Guillaume Maidatchevsky, in uscita nelle sale italiane il 18 aprile, ci offre questa opportunità, facendoci immergere in un mondo di fusa e zampette, ma anche di riflessioni profonde sulla vita e sulle sue sfide.

Ambientato tra i tetti di Parigi e i boschi delle montagne francesi, il film racconta l’incontro tra Clémence, una bambina di dieci anni, e Rroû, un gattino trovato nella soffitta della sua casa che sogna di esplorare il mondo. La scoperta inizia dalla cameretta, dove il micio prende confidenza con i giocattoli della sua padroncina e impara da sé a conoscere ciò che gli sta intorno. «I gatti vogliono capire da soli, un po’ come i bimbi», dice Clemence in una scena del film.

L’amicizia tra i due diventa ancora più profonda, quando la bambina porta con sé Rroû in vacanza in una tranquilla località montana nel cuore dei Vosgi, a nord est della Francia. Qui, il gattino conoscerà davvero la natura, venendo a contatto con diversi animali, tra cui una lince e Câline, una gattina bianca che si aggira nei boschi.

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Tratto dal romanzo francese degli anni Trenta “Rroû” di Maurice Genevoix, “Vita da Gatto” non è solo la storia di un’amicizia tra un essere umano e un felino. È un viaggio di crescita e scoperta per entrambi i protagonisti, che si trovano ad affrontare le incertezze della vita e a trovare conforto l’uno nell’altro. Clémence cerca di venire a patti con la separazione dei suoi genitori, mentre Rroû esplora i boschi vicini la casa in montagna, riscoprendo la sua vera natura selvaggia. Ad aiutare la bambina a districarsi nelle vicende familiari e a capire la sete di libertà del proprio micino sarà Madelaine, la vicina di casa in apparenza scontrosa, che si affezionerà moltissimo alla strana coppia.

Il regista Maidatchevsky, con la sua formazione da biologo, porta gli spettatori nel mondo affascinante dei gatti, mostrando la loro intrinseca libertà e la capacità di affrontare le sfide con grazia e coraggio. Attraverso gli occhi di Rroû, il pubblico viene trasportato in un’avventura emozionante e commovente, dove l’amicizia, l’amore e la natura si intrecciano in un delicato equilibrio.
«Volevo raccontare la vita felina così com’è, a volte carina, ma anche cacciatrice e capace di giocare con le sue prede», ha raccontato il regista, che ha scoperto sul set di avere un’allergia al pelo dei piccoli felini. «Il gatto è l’animale che la mattina uccide un uccello in giardino e la sera fa le fusa sul vostro divano. Volevo che i bambini capissero che il gatto ha la sua libertà. E che sta a lui decidere se prenderla».

Il film, distribuito in Italia da Plaion Pictures e miglior film nella sezione Elementes +6 del Giffoni Film Festival 2023, parla a tutti. I più piccoli si lasciano trasportare dalle avventure di Clémence e Rroû, gli adulti trovano conforto nelle riflessioni più profonde sul significato della libertà e dell’amicizia.

Tutte le foto: www.plaionpictures.it

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