Skip to Content
image description

La vescica natatoria nei pesci rossi: a cosa serve?

La vescica natatoria è un organo che si diparte come una sorta di diverticolo dall’esofago, e nei pesci rossi, che sono fisostomi, mantiene una comunicazione con esso (dotto pneumatico), dividendosi in due camere.

di Giulia Delvecchio

La vescica natatoria del pesce rosso, essendo divisa in due camere, viene insufflata e desufflata e questo gli permette di poter mantenere l’assetto neutro nella colonna d’acqua. Una maggior quantità di aria farà sì che il pesce possa salire in superficie senza nuotare; al contrario, uno svuotamento permette di calarsi in profondità. 

Malattia della vescica natatoria: le cause

Tutte le alterazioni che provocano un malfunzionamento della vescica natatoria rientrano nella cosiddetta “patologia della vescica natatoria”, i cui sintomi comportano difficoltà di galleggiamento (stazionamento sul fondo della vasca o in superficie), nuoto scoordinato, addome dilatato, schiena curva o disappetenza.

Varie condizioni possono causare una disfunzione della vescica natatoria nei pesci rossi, in particolare risultano predisposte alcune varietà di pesci rossi che si caratterizzano per avere un alto rapporto peso/lunghezza (ad esempio, l’orifiamma e l’oranda). In più, queste specie spesso hanno un’unica camera vescicale anziché due e possiedono una pinna caudale con una scarsa efficacia propulsiva che non permette una reale compensazione del problema. Altre cause sono invece costituite da infiammazioni, errori alimentari o alterazioni ambientali, coinvolgendo quindi agenti infettivi o parassitari; infiammazioni o alterazioni degli organi interni che possono comprimere la vescica natatoria. Per quanto riguarda il cibo, un’alimentazione ricca di estrusi che, estendendo enormemente l’apparato gastroenterico, disturberebbe l’espulsione di gas oppure di alimenti che tendono a galleggiare in superficie, favorendo un’eccessiva ingestione di aria. Tra le cause della disfunzione della vescica natatoria troviamo anche repentini cambi di temperatura o pH dell’acqua: uno squilibrio tra la quota di ossigeno presente nell’acqua e quella disciolta nel sangue potrebbe provocare infatti un’iperinsufflazione della vescica natatoria.

Come si cura la vescica natatoria?

A seconda del meccanismo coinvolto può essere necessario tenere il pesce a digiuno o correggere l’alimentazione per liberare il canale gastroenterico e favorire l’espulsione di gas. Ancora, potrebbe essere necessario operare una centesi per svuotare la vescica, oppure modificare la temperatura e la composizione dell’acqua. 

Conoscere cosa sia la vescica natatoria nei pesci e le cause che potrebbero portare ad una sua alterazione, quindi, permette di intervenire con la dovuta terapia e ripristinare il corretto funzionamento di questo organo.

Copyright © 2024 – Tutti i diritti riservati