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Natale in anticipo al Parco Natura Viva: nate due piccole renne

Nella struttura di Bussolengo si festeggiano un fiocco rosa e uno azzurro. I cuccioli sono figli dello stesso padre, ma di due madri diverse.

di Alessio Pagani

Un fiocco rosa e uno azzurro in casa Parco Natura Viva di Bussolengo, dove sono nate due piccole renne a una settimana di distanza l’una dall’altra. Le due sono figlie dello stesso padre, ma di madri diverse e mentre il maschietto più grande ha ormai raggiunto le dieci settimane, la femminuccia ne ha compiute nove da pochi giorni. Dopo aver trascorso il primo mese nutrendosi esclusivamente del latte delle proprie mamme, i nuovi arrivati hanno cominciato a integrare brucando l’erbetta del proprio reparto. La femmina è stata chiamata Liv, che in norvegese significa Vita, Olaf è invece il nome scelto per il maschio. «Sua mamma è la più esperta», spiega Caterina Spiezio, responsabile del settore ricerca e conservazione del Parco Natura Viva, «ed è sempre stata molto protettiva con la propria prole, mentre quella della femminuccia lo è di meno, poiché è una giovane alla prima esperienza». In questa fase della loro vita, i rennini hanno già avviato la crescita delle corna, seppure nell’uno siano già ben visibili mentre nell’altra non del tutto.

Un “accessorio” molto utile a seconda della stagione, che ci svela però una scivolata della filmografia delle feste che tutti siamo abituati a conoscere: in generale, infatti, i maschi perdono le corna dopo la stagione degli accoppiamenti che si estende da ottobre fino ai primi di novembre, mentre le femmine le perdono in primavera. Ne deriva dunque che le renne di Babbo Natale debbano essere tutte femmine, Rudolf compreso. Poco male, comunque, per un animale meraviglioso e da tutelare con attenzione. La renna compare infatti come “a rischio minimo” nella Lista Rossa della IUCN perché presenta un’estesa distribuzione intorno ai poli e una popolazione presumibilmente molto ampia. Tuttavia, in alcune zone dell’America settentrionale questa specie è potenzialmente minacciata dallo sviluppo petrolifero sulla terraferma, dall’industria del legname, dall’attività industriale e, in alcuni casi, dalla predazione. In Russia, la principale minaccia sembra invece essere il bracconaggio, mentre in Finlandia i maggiori elementi di disturbo risultano essere la perdita d’habitat causata dal disboscamento e dalle attività antropiche. Minaccia molto comune nel continente europeo. Ragion per cui sono attivi alcuni programmi di conservazione all’interno di strutture protette.

(Foto: Parco Natura Viva)

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