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Buone notizie per le farfalle monarca

Secondo un nuovo studio la specie, definita il lepidottero nazionale americano, che si riteneva gravemente minacciata è invece rimasta stabile nei numeri. E questo fa ben sperare per il loro futuro.

di Redazione

Negli Stati Uniti si è guadagnata l’appellativo di «insetto nazionale» e per la farfalla monarca il futuro potrebbe essere più roseo del previsto. La Danaus plexippus, diventata negli anni il simbolo del declino dei lepidotteri, non sarebbe infatti a rischio sopravvivenza. Negli ultimi 25 anni, infatti, la popolazione estiva di queste farfalle è rimasta relativamente stabile. A rivelarlo uno studio, pubblicato sulla rivista “Global Change Biology”, firmato dagli scienziati dell’Università della Georgia e della Odum School of Ecology. Il team, guidato da Andy Davis, ha scoperto che la crescita delle popolazioni durante l’estate compensa ampiamente la diminuzione dei gruppi di insetti nei mesi invernali. Per farlo i ricercatori hanno analizzato oltre 135 mila osservazioni della farfalla monarca, riportate dalla North American Butterfly Association tra il 1993 e il 2018. Da qui sono partiti a studiare i modelli di popolazione e i possibili fattori determinanti dei cambiamenti del loro numero, come le precipitazioni o l’uso diffuso di erbicidi agricoli.

«Normalmente si tende a pensare che le farfalle monarca siano in grave pericolo ma in realtà questi insetti non sembrano correre rischi imminenti», hanno chiarito i ricercatori. «Dati alla mano queste farfalle sono tra le più diffuse in tutto il Nord America». Ciò non vuol dire che siano completamente fuori pericolo ma se non altro il rischio scomparsa appare scongiurato. Gli autori avvertono, infatti, che l’aumento delle temperature medie globali potrebbe minacciare anche la loro sopravvivenza. Gli habitat e le loro possibilità riproduttive, però, non sono ancora un problema. «Abbiamo scoperto che in alcune regioni degli Stati Uniti le farfalle monarca possono prosperare durante tutto l’anno», ha concluso Davis, «e se una singola femmina può deporre fino a 500 uova, con le giuste risorse, le popolazioni potrebbero crescere esponenzialmente».  

(Foto: @texasbutterflyranch )

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