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La regina, il cane guida e Putin

Elisabetta II non si è mai sbilanciata politicamente ma tra la cagnolona Sadie e il presidente russo non ebbe dubbi su chi sostenere. Perché disse: «I cani hanno istinti interessanti, vero?».

di Alessio Pagani

Il suo ruolo non le permetteva di esprimere chiaramente opinioni di politica internazionale. Tantomeno di esternare pubblicamente le sue antipatie per i leader dei Paesi che era chiamata a incontrare. Eppure la regina Elisabetta II, scomparsa lo scorso 8 settembre, ha avuto modo di manifestare, e in tempi non sospetti, tutta la sua poca sintonia nei confronti del presidente russo Vladimir Putin. Lo ha fatto grazie a un cane. Una storia prima sussurrata nei corridoi del palazzo reale e poi diventata pubblica grazie al racconto fatto alla Bbc da David Blunkett, all’epoca ministro dell’Interno e testimone del loro primo incontro. Siamo nel 2003, in occasione della visita di stato nel Regno Unito del presidente della Federazione Russa. È allora che Putin, noto per la sua scarsa puntualità, decide di farsi aspettare da The Queen per quasi un quarto d’ora. Sgarbo pesantissimo che sua maestà deciderà di non far passare. Trovando in Sadie, una labrador nera, una preziosa alleata.

La quattro zampe, infatti, era il cane guida di Blunkett, cieco dalla nascita e lo accompagnava ovunque, persino nelle riunioni più riservate. Quasi invisibile e sempre silenziosa. Tranne che al momento dell’incontro con Putin. Così come ha confermato proprio Blunkett. «È stata la sola volta che l’ho incontrato e improvvisamente il mio cane ha iniziato ad abbaiare molto forte», ha ricordato. L’animale aveva reagito in modo difensivo arrivando persino a ringhiare verso il presidente russo. «Così mi sono scusato subito con la regina ed è stato allora che lei mi ha detto: “I cani hanno istinti interessanti, vero?”». Il messaggio era chiaro e inequivocabile. Nessuna reprimenda per il ministro e il suo cane e stoccata andata a bersaglio nei confronti del poco rispettoso presidente russo.

(Foto: IPA e a2eo.wordpress.com)

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