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Ischia, ritrovate tutte le vittime disperse. Fondamentale il lavoro dei cani

Le unità cinofile di Soccorso alpino, Vigili del fuoco e Guardia di Finanza, sono state impegnate per giorni sull’isola colpita dalla frana. Questi quattrozampe sono specializzati nella ricerca in caso di catastrofi.

di Alessio Pagani

Si chiamano Kyra, Spike, Maya, Fury. Sono alcuni dei cani da ricerca che hanno dato il loro contributo nel tentativo di ritrovare i dispersi dopo la frana di Casamicciola, sull’isola di Ischia. A scavare senza sosta tra fango e detriti, creati dal cedimento della montagna, si sono alternati infatti anche loro. Cani da ricerca del Corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologico, il Cnsas. Arrivati sull’isola dalla Basilicata e dal Veneto. Quattro zampe specializzati nella ricerca di superstiti in caso di eventi catastrofici e addestrati a muoversi in territori difficili fra macerie e detriti. Fra questi c’è Kira, un pastore tedesco di 7 anni proveniente dal Veneto e accompagnato dal suo conduttore Loris Maoret. «L’intera comunità della Protezione Civile del Paese è al lavoro per aiutare chi, nell’arco di pochi attimi, ha visto stravolta la vita», ha commentato Luca Zaia, governatore della Regione Veneto, complimentandosi con gli uomini, le donne e i cani partiti dalla sua regione.

Accanto a loro anche altre unità cinofile della Guardia di Finanza e dei Vigili del fuoco. Anche loro con il solo obiettivo, davvero arduo, di recuperare i dispersi. La funzione dei cani, in questo caso, è fondamentale soprattutto per la cosiddetta fase di bonifica, necessaria ai soccorritori per perlustrare l’area e assicurarsi che non ci siano più persone. Addestramento costante, prove e esercitazioni a cadenza regolare aiutano questi cani a dare il meglio di loro. Ognuno insieme al suo conduttore. Una vera e propria squadra al servizio dell’emergenza.

(Foto d’apertura: Cnsas)

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