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Gli animali simbolo di Halloween, tra superstizione e leggenda

È la festa in cui si gioca con alcune piccole grandi “paure” e a farlo sono soprattutto i più piccoli. A spaventarci ci sono anche loro: pipistrelli, ratti e allocchi. Esseri con un’iconografia un po’ spettrale e non meritata, perché in natura hanno un ruolo importantissimo. E a passarsela peggio di tutti sono i gatti neri.

di Alessio Pagani

Ci sono animali che loro malgrado sono vittime di paure e superstizioni. Che nel 2022 non dovrebbero più esistere e invece tornano puntualmente d’attualità. Sembra di stare nel Medioevo, infatti, a sentire quanto hanno denunciato in questi giorni diverse associazioni animaliste. Complice la notte delle streghe, i gatti neri sono addirittura in pericolo. Troppi vengono chiesti in adozione, loro che di solito sono “scartati” proprio perché neri e con la nomea di portasfortuna. Sono gli animali “più rappresentativi” di Halloween, ma tutto dovrebbe fermarsi qua: se un tempo si pensava infatti che i gatti incarnassero l’anima degli spiriti maligni invocati dalle streghe per compiere le loro magie occulte, oggi tutto questo non ha più senso. Eppure diverse realtà hanno deciso lo stop temporaneo alle adozioni dei mici dal mantello corvino. Lo comunica, ad esempio, la pagina Facebook dell’associazione «I gatti di Anna». Circolano sul web richieste di gatti neri che devono essere valutate con grande attenzione. Per quanto appaia incredibile, alcune di queste arriverebbero da adepti di sette che potrebbero compiere addirittura macabri rituali usando i felini o altri piccoli animali, come le galline. 

Tra gli altri animali simbolo di Halloween, ma fortunatamente lasciati in pace dai malintenzionati, troviamo poi i pipistrelli. Spaventosi, forse, ma come spiega il WWF «hanno un ruolo molto importante in natura e nascondono innumerevoli qualità e segreti». In Italia ne esistono più di 30 specie: fanno paura forse per la loro “vita notturna”, la somiglianza a grossi ratti con le ali e l’abitudine di stare in colonie numerose appesi a testa in giù in spazi bui.  Eppure sono animali davvero interessanti: comunicano fra loro tramite ultrasuoni, grazie ai quali sono anche in grado di catturare centinaia di insetti ogni notte, zanzare soprattutto, e di orientarsi in spazi completamente privi di luce. 

Anche i serpenti sono da sempre vittime di pregiudizi e leggende. Storia e religione hanno contribuito a creare un’immagine del tutto distorta di questi animali. Molti di loro vengono uccisi ogni anno, perché considerati pericolosi e simbolo del male, nonostante siano tutti specie protette. Solo un basso numero di specie, poi, sono  velenose: in Italia, ad esempio, solo 5 vipere sono pericolose per il loro veleno, ma normalmente nessuna di queste rappresenta un rischio molto grave per un adulto in salute. 

L’allocco, dopo il gufo reale, è il più grande rapace notturno che abbiamo in Italia. Il piumaggio grigio-bruno e gli occhi scuri lo rendono altamente mimetico: un vero “ fantasma” della notte. Spesso la sua presenza viene rivelata solo dal verso: inconfondibile, spettrale e inquietante se ascoltato di notte,  per questo spaventa. In realtà, è un uccello del tutto innocuo, che rifugge l’uomo ed è utilissimo all’ambiente e agli agricoltori. È infatti un predatore di roditori abilissimo. 

Da sempre associato al buio e alla paura, il ratto è un roditore presente in quasi tutto il mondo e su di lui sono molti i miti e le credenze da sfatare. Ne esistono due specie (il ratto nero e il ratto norvegese) che si adattano a numerosi ambienti e per questo abitano spesso anche zone antropizzate. Questa grande capacità di vivere nei luoghi più diversi e la loro abitudine a frequentare case anche abitate sono fra i motivi per cui l’uomo è così intimorito da questi animali. Che però sono tra i più forti a sopravvivere e a evolversi sul pianeta. 

I ragni, infine, sono un gruppo di invertebrati, gli aracnidi, che comprende quasi 50.000 specie differenti. Anche loro sono da sempre vittime di pregiudizi, compresa la credenza che il loro morso sia quasi sempre letale. In realtà solo un ridottissimo numero di specie è davvero pericoloso per l’uomo: in Italia sono pochissimi quelli velenosi, mentre la maggioranza è del tutto innocua. Tutti i ragni sono invece fantastici architetti: la tela che alcuni di loro producono è un capolavoro di geometria e il materiale che la costituisce è tra i più resistenti in natura. 

Halloween in sicurezza per i nostri pet

Una festa a prova di cane e gatto, per non correre rischi e divertisti in famiglia. È possibile seguendo i consigli dell’esperta Angelica Bassi, dottoressa etologa comportamentalista, diffusi in collaborazione con Ultima Petfood. Nello specifico Halloween, a differenza di altre ricorrenze, presuppone travestimenti, dolci e ghiottonerie sparsi per l’ambiente, oltre ai famosi “scherzetti”. Cosa possiamo fare, quindi, per vivere la serata di Halloween in totale serenità anche in presenza dei nostri amici a quattro zampe?

Non esagerare con i travestimenti

Una ricerca scientifica ha evidenziato che i cani sono in grado di riconoscere i visi umani e di distinguere un viso sorridente da uno arrabbiato; vedere il proprio umano con il volto coperto da una maschera, quindi, potrebbe creare disagio nell’animale che non riconosce più il suo padrone come una presenza affidabile. Così come i cani, anche i gatti possono essere spaventati dai travestimenti o comunque da un’atmosfera insolita. I felini sono animali estremamente territoriali, quindi meglio evitare grossi cambiamenti così da non destabilizzarli.

Attenti agli allestimenti pericolosi

Generalmente, ad Halloween, le nostre case si riempiono di zucche illuminate, lanterne e altri oggetti che possono stimolare l’attenzione dei nostri animali domestici. Dobbiamo fare attenzione agli allestimenti e assicurarci che non rappresentino un pericolo qualora i nostri amici più curiosi dovessero avvicinarvisi o, accidentalmente, farli cadere.

Dolcetti? Si, ma con le dovute precauzioni

Non ci sono feste senza dolcetti, soprattutto Halloween, ma dobbiamo ricordare che quello che mangiamo noi può non essere adatto ai nostri animali. Oggi esistono tantissimi “dolcetti non dolcetti” appositi per cani e gatti, naturali e privi di sostanze dannose per la loro salute. Se vogliamo renderli partecipi del festeggiamento, pensiamo a qualche alternativa su misura per loro.

(Foto d’apertura: IPA)

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