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La corretta alimentazione del coniglio

I conigli sono predisposti ad avere malattie legate a una alimentazione non “su misura”. È importante sapere quali siano gli alimenti da evitare, in modo tale da garantire all’erbivoro di godere di buona salute.

di Giulia Delvecchio

Il coniglio è un lagomorfo con un’alimentazione erbivora e molti dei problemi di salute che può avere possono essere prevenuti con una corretta alimentazione, la cui base deve essere costituita da fieno di buona qualità ed erbe fresche. Questi alimenti permettono, infatti, l’usura dentale (il coniglio è un animale dotato di denti a crescita continua), una corretta motilità gastroenterica, la salubrità della flora microbica intestinale e l’espletamento del normale comportamento del coniglio.

L’alimentazione principale del coniglio 

Idealmente, nell’alimentazione del coniglio, fieno ed erbe possono essere lasciati ad libitum, fino a costituire più del 70% della razione giornaliera. Avere la possibilità di farlo pascolare in un prato con varie specie di erbe sarebbe l’ideale, in alternativa è anche possibile offrirgli erba tagliata fresca. Tuttavia, lo sfalcio di erba da tosaerba non deve essere mai somministrato, perché fermenta rapidamente e può causare disturbi digestivi.

Bisogna fare attenzione ai fieni di legumi, inclusa l’erba medica, perché hanno un elevato contenuto di proteine e calcio e non possono essere somministrati, in grandi quantità, ai conigli adulti.

In aggiunta al fieno, si possono offrire delle verdure fresche che apportano acqua e micronutrienti, in una quantità compresa tra il 20% e il 28%. Sono adatte sia le verdure presenti in commercio che le erbe selvatiche. Esempi sono cavoli, broccoli, cicoria, sedano, indivia, radicchio e ancora dente di leone, camomilla, trifoglio, lavanda, girasole, ortica. 

Il pellet come sostituto dell’erba nell’alimentazione del coniglio

Come complemento alimentare, è possibile somministrare piccole quantità di concentrati sotto forma di pellet. Bisogna prediligere gli estrusi ad alto contenuto di fibra (>16%) e, comunque, devono essere somministrati in piccole quantità: circa 20g per kg di peso al giorno.

Gli alimenti ricchi di zuccheri come la frutta o l’uva passa (di cui vanno matti) devono essere offerti solo sporadicamente, come premietto gradito o per incentivare l’assunzione di fieno. Sono da evitare le solanacee come patata, melanzana e peperone, avocado, cereali, dolciumi.

In linea generale, tutti i nuovi alimenti devono essere introdotti gradualmente al coniglio, sopratutto nell’ambito del passaggio da una dieta scorretta ricca di concentrati, poiché bisogna permettere alla flora microbica cecale di adeguarsi ed evitare disturbi digestivi.

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