Skip to Content
image description

I Paesi Bassi mettono fuorilegge i cani brachicefali 

Ne vogliono vietare il commercio e le pubblicità. In arrivo una legge restrittiva che riguarda anche alcune razze di gatti. L’obiettivo è tutelare la loro salute evitando le pericolose derive della moda.

di Redazione

Cani sempre più piccoli, con i musi sempre più schiacciati. Oppure gatti con caratteristiche problematiche decisamente estremizzate. In nome della moda, della ricerca di un aspetto estetico particolare che non tiene conto del loro benessere. Per questo dal governo dei Paesi Bassi arriva un freno. L’esecutivo ha, infatti, intenzione di mettere a punto un progetto di legge per vietare il possesso di alcuni tipi di cani e gatti di razza, del loro commercio (compresa l’importazione) e persino della pubblicità collegata, con il divieto di diffusione delle loro immagini negli spot e attraverso i social network.

Un giro di vite particolarmente drastico che punta però a favorire il benessere degli animali, ponendo un limite alla deriva di alcune caratteristiche che minano proprio la salute di cani e gatti. Fautore del provvedimento è il ministro dell’Agricoltura, della Natura e della Qualità degli alimenti Piet Adema. Sotto la sua lente di ingrandimento sono finiti così musi troppo schiacciati, che causano problemi respiratori, e teste molto piccole, ma anche più genericamente dimensioni particolarmente ridotte e derive genetiche apprezzate per l’estetica ma negative per le aspettative di vita di questi animali.  

Al momento, però, non è stato chiarito nel dettaglio quali siano le razze che si intende, di fatto, porre fuorilegge. Si tratterà, è stato annunciato, «di quelle con caratteristiche fisiche che causano sofferenze permanenti agli animali» e la lista sarà redatta sulla base delle ricerche scientifiche.  

La legge dovrebbe prevedere anche il divieto di mostrare gli animali di alcune razze nelle pubblicità e sui social network perché vederli frequentemente può far nascere nel pubblico il desiderio di possederne uno. Per questo riguarderà anche i profili di persone famose e influencer. Ma non sarà facile e nemmeno immediato: dovrebbero essere coinvolte direttamente anche le società straniere che gestiscono le piattaforme e non è detto si dicano disponibili.  

(Foto d’apertura: IPA)

Copyright © 2024 – Tutti i diritti riservati