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Gatti e cani superstar: vince agli Oscar “Flow”, film muto con protagonisti gli animali. Ecco il trailer

E’ un gatto nero il protagonista di questa pellicola acclamata dalla critica. “Flow – Un mondo da salvare”, ha portato a casa la statuetta come miglior film d’animazione, dopo essere stato candidato come miglior film internazionale. “Grazie ai miei cani e ai miei gatti!”, ha detto il regista sul palco mentre ritirava il premio. La vittoria di un film sulla collaborazione e la tolleranza come uniche vie per la sopravvivenza ha oggi un valore speciale

di Redazione
apertura

Si intitola “Flow – Un mondo da salvare”: diretto dal regista lettone Gints Zilbalodis, ha vinto l’Oscar come miglior film d’animazione 2025, sbaragliando la concorrenza di rivali potentissimi come Walt Disney e Netflix. “Flow” è una produzione indipendente, realizzata da un team ristretto e con un piccolo budget a confronto dei competitor che ha sfidato agli Oscar: eppure la sua storia di fratellanza universale si è aggiudicata la statuetta più ambita.
“Grazie ai mie cani e ai miei gatti!”, ha esordito il regista appena salito sul palco per la premiazione. “Sono davvero commosso dall’accoglienza che il nostro film ha ricevuto. Spero che possa aprire nuove strade per i registi di animazione indipendente in tutto il mondo”. Per poi spiegare il significato della sua opera: “Siamo tutti sulla stessa barca e dobbiamo superare le differenze per trovare un modo di collaborare insieme”.

Due su tutte sono le peculiarità di questo bellissimo film: la scelta di un gatto nero – per molti ancora simbolo di sfortuna, un animale non desiderabile – come protagonista e la mancanza totale di dialoghi, che rende la storia universalmente comprensibile. “Flow” intrattiene con maestria e leggerezza, riuscendo allo stesso tempo a coinvolgere il pubblico in tematiche più profonde, facendolo sorridere, commuovere e anche riflettere su temi come l’empatia e il rispetto, e regala a grandi e piccini un’esperienza emozionante da condividere in famiglia.

Presentato al Festival di Cannes 2024, ha subito conquistato la critica guadagnando ben quattro premi ad Annecy e lo scorso gennaio ha vinto anche ai Golden Globe. La superba regia del lettone Gints Zilbalodis è il “marchio di fabbrica” caratteristico che ha fatto il resto e che ha portato la pellicola fino al Dolby Theatre di Hollywood, dove si è svolta la premiazione in mondovisione.

Con “Flow” vi aspettano 85 minuti di meraviglia: sarete completamente avvolti dai colori, dalla fotografia e dalle musiche uniche che contraddistinguono questo film di animazione, che vi lasceranno a bocca aperta.

per Interno
I protagonisti del capolavoro di Gints Zilbalodis, un lungometraggio animato in cui non ci sono dialoghi.

La storia è ambientata in un futuro distopico, in cui non c’è più traccia della presenza umana se non in qualche costruzione, e l’imbarcazione dove si svolgono gran parte dele vicende. Lo scenario è post-apocalittico, e l’apocalisse è evidentemente ancora in atto, dato che un’inondazione sta distruggendo il pianeta: gli unici esseri viventi che riescono a sopravvivere sono alcuni animali che hanno trovato riparo su una barca a vela. Proprio all’interno di questo riparo fortuito si incontrano i protagonisti: un gatto nero, un Labrador, un capibara, un gabbiano gigante e un lemure, ai quali si aggiungerà poi una megattera.

Il riferimento al diluvio universale e il paragone con l’Arca di Noè sono evidenti, ma la particolarità del film, interamente realizzato in CGI (Computer-Generated Imagery, cioè con immagini generate al computer in 3D) è la totale assenza di dialoghi e la scelta di non umanizzare gli animali come avviene solitamente nei film di animazione. Al contrario, ogni animale si comporta esattamente come farebbe in natura, mostrando le caratteristiche tipiche della propria specie.
Ad avvicinare gli animali agli esseri umani sono le vicende che mettono i protagonisti a dura prova e li pongono di fronte a scelte per la sopravvivenza: l’egoismo viene messo da parte in favore del “branco” e non c’è spazio per i pregiudizi.

Non si tratta però del “solito” film di animazione: Gints Zilbalodis è stato in grado di creare un lungometraggio complesso e articolato, che dietro disegni semplici e figure appena tratteggiate nasconde una storia avvincente con più chiavi di lettura, consegnando al pubblico un prodotto che diverte i bambini ma allo stesso tempo fornisce agli adulti numerosi spunti di riflessione e di dibattito.
In un momento storico come quello che il mondo sta attraversando, con guerre che non si riescono a far cessare e nessuna disponibilità alla fratellamza, la vittoria agli Oscar di un film sulla forza dello stare uniti, sulla collaborazione e tolleranza come uniche vie per la sopravvivenza ha un valore speciale.

Segnaliamo per tutta la famiglia anche un secondo film di animazione che vale la pena: al centro, ancora una volta un gatto e le sue peripezie. Se siete abbonati, lo trovate su Sky o Now: si intitola “10 Lives – Un gatto fortunato” ed è disponibile “on demand”.

per interno
Un piccolo Beckett, appena adottato dalla dottoressa Rose. Per lei vivrà un’avventura straordinaria.

Il titolo fa riferimento alle cosiddette nove vite di cui, secondo le credenze popolari, dispongono i gatti e raccoglie in poche parole l’essenza di questa commedia per tutta la famiglia.

Il gatto Beckett riesce a fuggire dal rifugio per animali dove era stato abbandonato e viene investito dalla dottoressa Rose, che diventerà la sua futura mamma e si prenderà cura di lui nel corso della sua nona e ultima vita. L’esperienza a casa di Rose ha reso però Beckett un gatto viziato e dispettoso, per nulla empatico e piuttosto egoista.
Una volta arrivato alle porte del paradiso, il gattone chiede di poter aver indietro una vita da dedicare alla persona che lo aveva salvato e poi accudito con amore per anni. Beckett viene accontentato e ricompensato con altre nove vite accanto alla mamma umana, ma nei panni di altri animali, soprattutto di quelli che ha sempre detestato, come il topo o il cane.

Se inizialmente questa poteva sembrare una condanna, non lo sarà affatto. Il felino inizia il suo percorso di riscatto immedesimandosi in un pesce rosso, in un’ape e in un cavallo, imparando così importanti lezioni di vita che lo trasformeranno profondamente, fino a renderlo finalmente empatico, compassionevole e rispettoso. Grazie alle sue nuove vite, Beckett riesce anche a sdebitarsi con Rose sventando il piano del cattivo di turno, intenzionato a distruggere la carriera della sua amata umana.

In apertura: “Flow – Un mondo da salvare” è un particolare film d’animazione ambientato in un mondo post-apocalittico dove non ci sono più esseri umani.

Foto d’apertura e interno: https://www.mymovies.it e Instagram – @10livesmovie

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