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Quali sono gli animali impollinatori?

Quando si parla di impollinazione si pensa subito alle api, ma gli animali che svolgono questa attività sono diversi, e non soltanto insetti. Lo sapevate ad esempio che anche i colibrì svolgono benissimo questo compito?

di Redazione

Con l’equinozio di primavera è iniziato il cambio di stagione: la natura si risveglia, i fiori sbocciano e ha inizio il processo di impollinazione. Senza questo fenomeno, molte piante non riuscirebbero a riprodursi, mettendo a rischio interi ecosistemi. Ma come funziona esattamente l’impollinazione? E quali sono gli animali che la rendono possibile?

Come avviene il processo di impollinazione?

L’impollinazione è il trasferimento del polline dalla parte maschile a quella femminile dei fiori, un passaggio essenziale per la formazione dei frutti e dei semi. Questo processo può avvenire attraverso diversi meccanismi:

  • Impollinazione anemofila: il polline viene trasportato dal vento, come accade per molte conifere e graminacee.
  • Impollinazione idrofila: avviene in ambienti acquatici, dove il polline viene disperso dall’acqua.
  • Impollinazione zoofila: coinvolge gli animali, che trasportano il polline da un fiore all’altro.

Tra gli animali impollinatori, gli insetti svolgono il ruolo più importante, ma esistono anche altri protagonisti meno conosciuti.

Come fanno le api a impollinare?

Le api sono gli insetti impollinatori per eccellenza. Il loro lavoro è così prezioso che, secondo la FAO, circa il 75% delle colture alimentari dipende almeno in parte dal loro contributo. Ma come avviene esattamente l’impollinazione delle api?

Durante la ricerca di cibo, le api operaie compiono un ciclo di azioni che favorisce l’impollinazione:

  1. Individuazione del fiore: le api, grazie alla loro vista sofisticata, percepiscono i colori e i segnali UV emessi dai fiori.
  2. Raccolta del polline e del nettare: mentre succhiano il nettare, il loro corpo peloso trattiene il polline.
  3. Trasferimento del polline: passando da un fiore all’altro, rilasciano parte del polline raccolto, consentendo la fecondazione.
  4. Ritorno all’alveare: il nettare viene trasformato in miele, fonte di energia per l’alveare.

Le api non solo garantiscono la riproduzione di molte piante selvatiche e coltivate, ma contribuiscono alla produzione di alimenti essenziali per l’uomo, come mele, mandorle e pomodori.

Quali altri insetti impollinatori esistono?

Oltre alle api, anche altri insetti sono fondamentali per l’impollinazione:

  • Falene: sono impollinatori poco conosciuti, ma estremamente efficienti. Secondo uno studio pubblicato su Plos One, le falene impollinano i fiori in modo più rapido rispetto alle api, soprattutto di notte. Molte piante, infatti, si affidano proprio a questi insetti per la loro riproduzione.
  • Vespe: sebbene siano spesso temute per le loro punture, molte specie di vespe contribuiscono all’impollinazione. A differenza delle api, però, sono attratte solo dal polline e non dal nettare.
  • Farfalle: grazie ai loro sensi altamente sviluppati, sono attratte dai colori e dai profumi dei fiori. Mentre si nutrono del nettare, trasportando il polline sulle loro zampe e ali, favorendo la riproduzione delle piante.

Quali animali impollinano oltre agli insetti?

Non solo gli insetti, ma anche alcuni uccelli partecipano all’impollinazione. Tra i principali troviamo:

  • Colibrì: piccolissimi e velocissimi, si librano in volo davanti ai fiori per nutrirsi di nettare, raccogliendo involontariamente il polline sul becco.
  • Nettarine: uccelli simili ai colibrì, che svolgono la stessa funzione in diverse aree geografiche.

Perché gli animali impollinatori sono importanti?

Gli impollinatori sono essenziali per la salute del pianeta: contribuiscono alla riproduzione di molte specie vegetali, garantiscono la biodiversità e supportano la produzione alimentare. Proteggerli significa tutelare gli ecosistemi e il nostro futuro.

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