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Prima la soccorre, poi l’adotta. Gatta e poliziotto diventano inseparabili

L’ufficiale della Virginia ha deciso che la micetta che aveva appena salvato, dopo che la piccola era stata gettata da un’auto in corsa, meritava una famiglia. Così le ha aperto le porte della sua casa.

di Alessio Pagani

Non poteva lasciarla al rifugio per animali. Anche se il personale si era subito dimostrato pronto a prendersi cura di lei, quella gattina ne aveva già passate troppe. Così da salvatore si è trasformato in neoproprietario.   

È una storia a doppio lieto fine, di quelle che è un piacere raccontare, quella che arriva da Harrisonburg, in Virginia, negli Stati Uniti. Lì, l’agente di polizia Timothy Rugg è stato protagonista di due buone azioni. La prima rispondendo all’allarme di un cittadino che aveva assistito all’abbandono di una gattina, lanciata direttamente fuori dall’auto. L’ufficiale si è presentato a casa del testimone dove l’animale, spaventatissimo, si era rifugiato. E con pazienza e tanta dolcezza è riuscito a farla calmare.   

«Era nascosta sotto un divano», ha spiegato Rugg. «Piano piano sono riuscito a prenderla e lei si è subito arrampicata sulla mia spalla: si è appollaiata come un pappagallo e ha iniziato a fare le fusa». Così la piccola è stata portata al centro specializzato della Rockingham Harrisonburg SPCA, associazione che si occupa di animali abbandonati. Stava apparentemente bene ma, dopo il “salto” dall’auto, è stato necessario controllare scrupolosamente.   

Avuto conferma dell’ottimo stato di salute della piccola, al poliziotto non restava altro da fare che affidarla alle amorevoli cure dei volontari. Quando ci ha provato, però, la gattina non ha voluto lasciarlo andare. La struttura, inoltre, era vicino alla massima capienza. E questo, unito al cuore d’oro dell’agente, secondo il dipartimento di polizia di Harrisonburg, «ha fatto scattare la scintilla».  

Rugg ha così chiesto di poter compilare i documenti per l’adozione. E lo ha fatto senza che la micetta scendesse mai dalla sua spalla. «Sentivo solo che voleva stare con me. Prima non mi ero mai immaginato con un gatto, invece è successo: semplicemente ci siamo legati immediatamente». Chiamata Charlie, la piccola è così diventata in poco tempo la “padrona” di casa. Anche se il suo posto preferito resta la spalla del suo salvatore. «Come una brava partner, ha fatto subito squadra con il suo collega», hanno sottolineato dal dipartimento di polizia. E il lavoro preferito di Charlie è proprio quello di “guardare le spalle” del suo compagno umano.   

(Foto d’apertura: @rhspca)

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