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Orsi nel mirino anche dei fotografi. «Lasciate in pace Amarena e i suoi cuccioli»

La femmina di plantigrado con la sua prole è sempre più ricercata dai curiosi che cercano uno scatto ricordo. Comportamenti assolutamente sbagliati che hanno spinto il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise a lanciare l’allarme.

di Redazione

Le autorità lo hanno già detto e ripetuto in ogni modo possibile: «Gli orsi non vanno avvicinati, mai e per nessun motivo». È una misura necessaria per tutelare sia l’uomo, sia questi magnifici animali. Un messaggio che nelle scorse ore ha dovuto ribadire anche il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Nel mirino i comportamenti sconsiderati di diversi turisti nei confronti della orsa Amarena e dei suoi cuccioli. Plantigradi particolarmente tranquilli e proprio per questo finiti nel mirino di diversi turisti in cerca della fotografia a effetto.  

Sembra infatti che l’orsa marsicana e i suoi figli siano diventati, loro malgrado, una delle attrazioni principali d’Abruzzo. Molte persone, infatti, hanno raggiunto Villalago, in provincia dell’Aquila, alla loro ricerca. Nel paesino e nelle aree limitrofe, in cui Amarena è stata avvistata, da più di una settimana si concentra così la “strana” presenza di curiosi “armati” di fotocamere.  

«Nell’ultima settimana abbiamo purtroppo riscontrato un aumento esponenziale nell’affluenza di persone a Villalago, ma soprattutto una progressiva riduzione di quella positiva attenzione iniziale a mantenere la “distanza” per far sì che i cuccioli non si abituassero alla presenza dell’uomo. Abbiamo visionato video e foto pubblicate appurando come, nonostante le ottiche con lunghezze focali pronunciate, la distanza è stata spesso minore del dovuto, se non estremamente ravvicinata. Foto, come quelle riportante nel post, dove gli animali ritratti guardano fissi in camera, evidentemente consapevoli e disturbati dalla presenza degli esseri umani» scrive l’Ente Parco. 

Comportamenti pericolosi, soprattutto per gli orsi che potrebbero, infatti, abituarsi alla presenza dell’uomo: circostanza da evitare assolutamente. «La presenza continua e costante di persone nell’area di alimentazione di Amarena è disturbo perché interferisce con i suoi comportamenti naturali e quotidiani. E nonostante il concetto del disturbo abbia solide basi scientifiche, sconforta non poco riscontrare che ogni volta si riescano a trovare tante singole giustificazioni, sempre solo apparentemente valide, per aggirarlo e reiterare comportamenti sbagliati, senza contare che quella presenza, continua e costante, aumenta in modo significativo il rischio di confidenza dei cuccioli e lo rafforza nella madre», concludono dall’ente Parco. «Di fatto, questi animali selvatici sperimentando ogni giorno incontri, solo apparentemente neutrali, vedranno gradualmente sparire la loro atavica paura nei confronti dell’uomo» 

(Foto d’apertura: LNDC)

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