Skip to Content
image description

Milei, il nuovo presidente argentino che si fa “consigliare” dai suoi cani clonati 

Ha voluto le loro effigi sullo scettro che incarna l’istituzione presidenziale. Per lui sono come figli: gli ultimi quattro sono “copie” di Conan, il mastino inglese morto da tempo cui si deve la sua passione per i quattrozampe.

di Redazione

Definirlo singolare è probabilmente riduttivo. Eppure è da alcune settimane il presidente in carica dell’Argentina. Lui è Javier Milei e con il suo populismo liberista ha conquistato i consensi della maggioranza degli argentini. Se delle ricette, peraltro non proprio ortodosse, che vuole mettere in campo per risollevare il Paese dalla crisi economica si è ampiamente dibattuto, c’è un particolare che può essere sfuggito ai più: la sua singolare passione per i cani. Qualcosa di totalizzante, oltre che bizzarra. Sicuramente non comune, visto che è arrivato persino a clonare il suo quattrozampe preferito: Conan.

Ma andiamo con ordine. Lo scorso 10 dicembre, quando Javier Milei si è insediato ufficialmente, ha indossato per la prima volta la fascia biancoceleste e ha ricevuto lo scettro presidenziale dal predecessore Alberto Ángel Fernández. Proprio nel momento della consegna dello scettro, simbolo della presidenza, agli osservatori più attenti è saltato agli occhi qualcosa di insolito. Non si trattava, infatti, dello scettro abituale, ma qualcosa di ben diverso da quelli impugnati dai suoi predecessori. Si è scoperto così che Milei se ne è fatto realizzare uno nuovo, totalmente personalizzato e a tema… cani. L’impugnatura è decorata e rappresenta un omaggio a quello che sono, come lui stesso ha dichiarato, i suoi «figli a quattro zampe», oltre che «principali consiglieri». Loro sono il compianto Conan, e poi Murray, Milton, Robert e Lucas. 

Oltre alle sue dichiarazioni choc, così, Milei ha fatto in modo che l’amore per i suoi animali di casa fosse reso noto a tutti. Senza badare a spese. I musi dei cinque cani sono stati scolpiti nell’impugnatura dello scettro dall’orafo Juan Carlos Pallarols, che si è detto felicissimo di aver potuto contribuire all’insediamento del presidente Milei. 

Conan e la clonazione 

Tutto ha avuto inizio con Conan. Questo mastino inglese è stato il primo cane di Milei. Hanno vissuti in simbiosi, tra loro si era creato un legame quasi mistico. Il nome, nel perfetto stile populista del neopresidente, deriva dal famoso film “Conan il Barbaro”. Gli altri quattro invece, che portano i nomi di famosi economisti americani conservatori (Murray Rothbard , Milton Friedman e Robert Lucas), sono in pratica suoi cloni. Copie genetiche per la precisione, create dopo la morte di Conan, in un laboratorio nello Stato di New York. 

Per riuscire in questa impresa Milei non ha badato a spese e si è rivolto a un’azienda specializzata gestita da Ron Gillespie, la PerPETuate. Laboratorio che, come si evince dal nome, consente di avere sempre con sé il proprio animale domestico.  

Un legame mistico 

Del resto Milei è convinto che il rapporto con Conan – e ora con le sue copie – sia scritto nella storia. Secondo il quotidiano argentino “La Nación”, infatti, il presidente è convinto che lui e Conan si siano già incontrati in qualche vita precedente. Evento che risalirebbe a circa 2.000 anni fa, quando i due avevano le sembianze di un gladiatore e di leone nel Colosseo romano. Uno contro l’altro, però, i due non si sarebbero affrontati, e dunque uccisi, preferendo unire le forze per il futuro. E così è stato. Con Conan che, durante i lunghi anni di solitudine di Milei, ha rappresentato la sua sola compagnia.  

Ecco perché il neo presidente non smette di rimarcare questo legame. Ringraziando, in ogni occasione pubblica, «la parte della mia famiglia che mi dà tanta soddisfazione. I miei figlioli a quattro zampe: Conan, Milton, Murray, Robert e Lucas».  

(Foto d’apertura: @javiermilei)

Copyright © 2024 – Tutti i diritti riservati