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Mari Ermi diventa la casa del fratino 

Realizzata in Sardegna una vera e propria area di tutela per la riproduzione del piccolo volatile. L’hanno creata gli studenti dell’Istituto comprensivo di Cabras, con il prezioso aiuto dei volontari Lipu e degli operatori dell’Agenzia Forestas.

di Alessio Pagani

Una casa sicura per il fratino, il delicato uccello che è solito nidificare in spiaggia. È quella realizzata sull’arenile di Mari Ermi, nella penisola del Sinis, nella Sardegna centro-occidentale, fra la baia di Is Arenas a nord, ed il Golfo di Oristano a sud. Merito del progetto “Amici del fratino 2022”, che si è concluso in questi giorni dopo un’estate di divulgazione e sensibilizzazione sulla conservazione della biodiversità lungo le spiagge dell’Oristanese. A partecipare sono stati gli studenti dell’Istituto comprensivo di Cabras, con il prezioso aiuto dei volontari Lipu e degli operatori dell’Agenzia Forestas.

Così questo volatile, che rientra nella Lista Rossa Iucn per l’Italia come specie in pericolo, ha visto conservato il suo ambiente di riproduzione. A partire da marzo e durante tutta l’estate sono state numerose le attività che hanno visto coinvolti i ragazzi delle scuole e le migliaia di bagnanti che hanno affollato le spiagge della costa del Sinis, con l’obiettivo primario di sensibilizzare più persone possibile sull’esistenza di questa specie protetta e sull’importanza del rispetto del delicato periodo di nidificazione, che si svolge in alcune aree specifiche del territorio. Ad aprile, con la prima fase, il direttore dell’Area marina Massimo Marras insieme con Gabriele Pinna, volontario della Lipu, ha portato avanti un’attività di formazione con il coinvolgimento dell’Istituto comprensivo di Cabras. Gli alunni di alcune classi hanno partecipato attivamente e hanno ricevuto gli opuscoli esplicativi sui quali sono specificati i comportamenti da adottare per la conservazione e il rispetto della specie.

Gli stessi studenti, insieme alla Lipu e Forestas, hanno poi creato un’area di tutela del Fratino lungo la spiaggia di Mari Ermi, posizionando quattro cartelli informativi realizzati con materiale naturale sul progetto e sulle buone pratiche da seguire. Trecento opuscoli e mille brochure sono stati inoltre distribuiti sulle spiagge per la sensibilizzazione dei turisti del mari del Sinis, mentre diecimila tovagliette informative sono state consegnate alle attività ricettive. Tutto con un duplice obiettivo: proteggere le spiagge e i fratini.  

(Foto d’apertura: IPA)

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