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L’orca Toki torna libera. Dopo 53 anni lascerà l’acquario di Miami

La struttura della Florida ha finalmente annunciato il rilascio del mammifero marino che teneva in cattività dal 1970. L’obiettivo è riportarla nelle acque del Pacifico nord-occidentale dove nuota ancora un’esemplare quasi centenaria che si ritiene possa essere sua madre.

di Alessio Pagani

Toki aveva circa 4 anni quando fu catturata nello Stretto di Puget, una insenatura nel Nord-ovest Pacifico all’altezza dello Stato di Washington. Era l’estate del 1970 e fu subito venduta in Florida. Da allora l’orca ha trascorso 53 anni nel Seaquarium di Miami addestrata a esibirsi davanti al pubblico. Poi negli ultimi tempi si è ammalata, probabilmente a causa di una dieta non totalmente corretta e così, dopo le terapie, dallo scorso anno sono stati sospesi i suoi spettacoli. Ma Lolita, che tutti però chiamano Toki, vive in condizioni che non sono comunque quelle che meriterebbe. L’animale, infatti, ha a disposizione una vasca angusta per le sue dimensioni: 24 metri di lunghezza per 11 di larghezza e appena 6 di profondità. Troppo poco per lei che pesa oltre 2 tonnellate.

Ecco perché da tempo ambientalisti, politici e soprattutto l’associazione “Friends of Toki” si battono per il suo rilascio. Annunciato finalmente nelle scorse ore. L’accordo ha visto coinvolti Jim Irsay, filantropo e amministratore delegato della squadra di football americano degli Indianapolis Colts; Eduardo Albor, a capo della The Dolphin Company, società proprietaria del Seaquarium; e l’associazione no-profit “Friends of Toki”, guidata dall’ambientalista Pritam Singh. Per la definitiva libertà, però, bisognerà attendere ancora. Ci vorranno tra i 18 e i 24 mesi.

Ci sono da definire, infatti, tutti i passaggi pratici per il trasporto dell’orca di ben 2,2 tonnellate che tornerà nelle acque al largo della costa occidentale degli Stati Uniti. Andranno individuati il contenitore e l’acqua con cui trasportarla, un aereo abbastanza grande da trasferirla in sicurezza e l’attrezzatura necessaria per far salire e scendere l’animale dall’aereo. Insomma, Lolita deve ancora attendere per tornare nelle acque dove è nata.  

Userà questo tempo per rimettersi completamente in forma. Toki, infatti, dopo mezzo secolo in cattività, deve imparare a catturare i pesci e allo scopo sarà seguita da una squadra di addestratori e veterinari. E i suoi muscoli vanno allenati per poter nuotare a lungo in acque aperte. Attività che saranno messe a punto per garantire all’animale la possibilità di farsi trovare in piena forma in vista della sua liberazione. Il piano prevede, poi, prima del definitivo rilascio, di trasportare Toki in un santuario oceanico nelle acque tra lo Stato di Washington e il Canada, dove inizialmente nuoterà all’interno di una grande rete.

E se la pellicola “Free Willy” vi aveva commosso, il finale di questa storia vera potrebbe essere ancora più incredibile. Perché Toki potrebbe persino riuscire a incontrare di nuovo sua madre. Una matriarca femmina che si chiama Ocean Sun continua infatti a nuotare libera con gli altri membri del loro branco, indentificato con il nome tecnico di “L pod”. Secondo gli studiosi, Ocean Sun avrebbe più di 90 anni. Un ulteriore argomento per i sostenitori della liberazione di Toki è che potrebbe avere davanti a sé ancora una lunga vita in natura, specialmente ora che le sue condizioni sono tornate a essere decisamente buone.

(Foto d’apertura: @mwawareness)

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