Loki ritrova la sua umana dopo due anni: di nuovo insieme grazie al microchip
Immaginate di perdere il vostro amato cane per due lunghi anni. Poi, improvvisamente, una chiamata cambia tutto. È successo a Samantha Powers, la cui storia tocca il cuore e insegna una lezione preziosa. Un’avventura di speranza, tecnologia e amore incondizionato che dimostra come il legame tra uomo e animale possa superare ogni ostacolo. Scoprite come un piccolo dispositivo ha riportato la gioia in una famiglia e perché potrebbe essere la chiave per proteggere il vostro fedele compagno
di Pietro Santini
Non succede mai nulla di interessante a Fort Wayne il venerdì pomeriggio. Anzi, probabilmente molti di voi non sanno nemmeno indicare sulla cartina dove si trovi Fort Wayne, che in realtà è il secondo centro più popoloso dello stato dell’Indiana, dietro ad Indianapolis.
Fort Wayne è una città come tante altre negli Stati Uniti e conta quasi 300 mila abitanti che, per l’appunto, avranno trascorso un venerdì pomeriggio non diverso dal solito, in attesa della timbratura del cartellino che sancisce l’inizio del weekend.
Anche per Samantha Powers, cittadina di Fort Wayne, il 24 maggio sembrava scorrere come un venerdì qualsiasi fino a quando, nel pomeriggio, arriva una chiamata che le cambia la vita. Di nuovo.
Era il Fort Wayne Animal Care and Control con una notizia incredibile: avevano trovato Loki. Il cane da supporto emotivo di Samantha.
Loki era stato affidato a un amico due anni prima ed era scappato facendo perdere le sue tracce per 730 giorni. Il 24 maggio, il cane è stato recuperato per le strade di Warsaw e, grazie al suo microchip, gli operatori del canile sono riusciti a risalire alla sua legittima proprietaria, l’incredula Samantha da Fort Wayne.
Il momento della riunione è stato carico di emozione. Loki, riconosciuta immediatamente la sua vecchia amica, le è saltata addosso con tale entusiasmo da lasciare tutti i presenti senza parole. Barbara, la madre di Samantha, ha descritto con commozione il salto di un metro e mezzo che il cane ha fatto per tuffarsi tra le braccia di sua figlia.
Un lieto fine inaspettato, possibile solo grazie a un piccolo dispositivo tecnologico: il microchip. “È stato un salvavita”, ha dichiarato Samantha. “Altrimenti, non avrei mai potuto riabbracciare il mio Loki”. Il messaggio è chiaro: la microchippatura è fondamentale per tutti gli animali domestici, non solo cani e gatti, ma anche uccelli, roditori e qualsiasi altro animale da compagnia.
Nonostante i due anni di separazione, Loki sembra essere stato ben curato. Tuttavia, resta il rammarico che chi lo ha accudito in questo periodo non abbia pensato di far controllare se avesse un microchip. Questa vicenda serve da monito: quando si trova un animale smarrito, il primo passo deve sempre essere quello di verificare la presenza di un microchip per poter risalire a un eventuale proprietario.
Il Fort Wayne Animal Care and Control ha colto l’occasione per ribadire l’importanza della microchippatura, offrendo il servizio a un prezzo accessibile. La loro gioia nel vedere Loki riunirsi a Samantha è talmente grande da arrivare a descrivere il suono del lettore di microchip come “musica per le nostre orecchie”.
Ora Loki sta gradualmente riadattandosi alla vita con Samantha e il suo entusiasmo nel rivederla dimostra quanto sia forte il legame tra un cane e il suo umano, capace di resistere anche a lunghi periodi di separazione.
Morale della favola? La storia di Loki e Samantha è un potente promemoria dell’importanza del microchip per i nostri animali domestici. È un gesto semplice che può fare la differenza tra una separazione permanente e un lieto fine. Quindi, che abbiate un cane, un gatto, un coniglio o persino un pappagallo, dovete assolutamente dotarlo di microchip. Potrebbe essere la chiave per riportarlo a casa, proprio come è successo a Loki.
In apertura: il toccante momento in cui Loki corre tra le braccia di Samantha dopo due anni.
Tutte le foto: Facebook / Fort Wayne Animal Care & Control
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