Leo, il gatto riemerso dall’alluvione in Alaska
Risultava scomparso insieme alla casa inghiottita da un fiume d’acqua gelida. Ma è riuscito a sopravvivere e a riunirsi con la sua famiglia.
di Alessio PaganiLe immagini della loro casa travolta da un fiume di acqua gelida hanno fatto il giro del mondo. In pochi, però, sapevano che in quell’abitazione spazzata via dall’ondata proveniente dal crollo di una diga glaciale c’era ancora Leo, il gatto di famiglia. Lì, a Juneau, in Alaska, vivevano infatti Elizabeth Wilkins e il suo compagno, Tom Schwartz. Erano entrati in quella casa da poco tempo, una bella villa affacciata sul fiume Mendenhall. Un corso d’acqua apparentemente tranquillo che però il mese scorso è diventato impetuoso e distruttivo, complice l’alluvione causata dallo scioglimento improvviso di un ghiacciaio. E in pochi secondi i due, fortunatamente in Oregon per un’escursione in mountain bike, hanno perso tutto. La casa e tutto quello che c’era all’interno.
Anche il loro amato gatto Leo era scomparso nel nulla. Ma Elizabeth non si è mai rassegnata. Sapeva che avrebbe potuto mettersi in salvo e sopravvivere. «È molto intelligente ed ero molto fiduciosa sul fatto che fosse riuscito a fuggire». Così non ha mai smesso di cercalo. Per oltre un mese. Quando le sue speranze hanno trovato conferma e si sono concretizzate nella foto del micio pubblicata sulla pagina Facebook della comunità di Juneau. Quel gatto bianco e nero era proprio Leo, il “gattino del Covid” come la sua famiglia lo ha sempre soprannominato visto che era stato salvato dalla coppia proprio nel cuore del lockdown del 2020.
Dimagrito, affamato e visibilmente stanco ma assolutamente in buona salute Leo è così corso subito dai suoi proprietari. Miagolando per il cibo. «Ha mangiato quattro scatolette di tonno ed è subito uscito a caccia di un topo. Immagino che sia così che è riuscito a sopravvivere», racconta Elizabeth.
La coppia che a questo punto deve ricostruirsi una vita, partirà però da un punto fermo: il gatto. Attualmente ospitato da un amico mentre i suoi padroni sono in cerca di una nuova sistemazione. Sostenuti da tutta la comunità locale che si è stretta accanto a loro e alle altre famiglie che con l’alluvione hanno perso ogni cosa.
(Foto d’apertura: Facebook/Elizabeth Wilkins)
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