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La leadership cane-padrone

Far capire al proprio cane di essere il capobranco è fondamentale per evitare che il quadrupede diventi dominante: la definizione dei ruoli è necessaria alla leadership.

di Chiara Suardi, Educatrice cinofila

Bisogna, inoltre, conoscere le abilità legate alla razza e saperle valorizzare per intensificare la relazione cane-padrone. 

Cosa si intende per leadership cinofila

Quando parliamo di leadership in ambito cinofilo dobbiamo, prima di tutto, ricordare il tipo di socialità che ha il cane. Noi siamo primati e amiamo le attività di grooming e rilassamento. Nel cane, invece, la socialità è legata alla azione: raggiungere un obiettivo comune, collaborare con l’uomo. Per il cane la sola dimensione affettiva, tutta basata su gesti d’affetto, non è sufficiente. Il cane è un animale attivo dinamico che adora collaborare, studia il nostro comportamento e spesso si adegua. Questo non significa che se sta sul divano con noi si diverta, sta semplicemente adeguandosi alle nostre richieste. A lungo andare, una vita fatta di frustrazioni porta il cane a sviluppare atteggiamenti caratterizzati da aggressività e irritazione. È importante ricordarsi di rispettare e conoscere i bisogni del cane, prima di giungere a difficoltà gestionali o relazionali.

Sviluppare una buona leadership con il proprio cane

Dobbiamo accreditarci mostrando coerenza e competenza. Se una persona vive da sola con il proprio cane, la questione è più semplice, ma se si parla di una famiglia il gioco diventa più duro. La famiglia deve essere una squadra, ognuno con i propri compiti per il raggiungimento di uno scopo comune: far funzionare la famiglia senza intoppi. Ognuno deve avere un preciso posizionamento e un proprio ruolo. Tutti si devono impegnare nella gestione del cane, a tutti costa fatica, impegno, richiesta. Per far funzionare un gruppo non si può aspettare che gli altri facciano le cose al posto nostro. I ruoli si guadagnano attraverso la dimostrazione della specifica abilità in quel settore.

Il cane ha bisogno di un leader, per sua natura è un gregario, ma se non trova nessuno si appropria del ruolo con non poche difficoltà, in quanto vive in una società umana. Il leader non si impone con la forza, ma si guadagna il ruolo attraverso l’accreditamento di ogni giorno. Chi è leader sa gestire le relazioni con il mondo esterno: ad esempio, se il cane è timoroso o evitante, il padrone impedirà alle persone di toccarlo. Il leader gestisce le risorse, mantiene un atteggiamento di sorveglianza all’interno del gruppo e interviene in caso di necessità.

Leadership: come evitare la dominanza del cane

Nel caso in cui il cane assumesse il ruolo di leader, il proprietario si troverebbe a dover ridefinire la propria posizione: è bene evitare forme di aggressività verso il cane, perché scatenerebbero un aumento della conflittualità; bisogna iniziare pian piano ad interagire, coinvolgendolo in attività sempre più direzionate dal proprietario. È importante per il cane avere un ruolo all’interno della famiglia. Ogni cane ha specifiche abilità legate alla razza e alla propria storia personale: è fondamentale saperle individuare per valorizzarle e per dare un senso alla relazione.

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