La Corea del Sud è in estasi per queste gemelline di panda
Sono le prime due nate nel Paese. A darle alla luce mamma Ai Bao e per ora non sono ancora state mostrate in pubblico. Quello che conta è che crescano bene e in tranquillità.
di Alessio Pagani
Il suo parto è stato seguito a distanza, grazie a delle telecamere, con i veterinari pronti a intervenire in caso di necessità. Ma non ce ne è stato bisogno. Quando Ai Bao, femmina di panda gigante di poco più di otto anni arrivata in Corea del Sud in prestito dalla Cina, si è tranquillizzata, dopo il dolore del travaglio, e ha iniziato a pulire coscienziosamente ognuna delle due neonate, tutti hanno tirato un sospiro di sollievo. E gioito per questo straordinario lieto evento.
Quello immortalato dalle telecamere di Everland, l’enorme parco divertimenti che contiene anche uno zoo a circa 40 chilometri da Seul, è infatti un evento storico perché è la prima volta in Corea del Sud una femmina di panda ha partorito due gemelli. Due femminucce di 180 e 140 grammi di peso.
Sia Ai Bao che le figlie sono in buona salute. E coronano decenni di sforzi di conservazione in natura e studi in cattività che hanno salvato il panda gigante dall’estinzione, aumentando la sua popolazione da meno di mille esemplari a più di 1.800 in natura e in cattività. L’aspettativa di vita di un panda gigante in natura è di circa 15 anni, ma in cattività hanno vissuto fino a 38 anni.
Il gestore del parco sudcoreano ha fatto sapere che osserverà le condizioni di salute e crescita dei cuccioli per determinare quando presentarli al pubblico. Ai Bao e il suo compagno Le Bao, anche lui un panda gigante, sono arrivati nel parco sudcoreano nel 2016 dalla Cina nell’ambito di un programma della durata di 15 anni. Nel 2020 Ai Bao ha dato alla luce un cucciolo femmina di nome Fu Bao. Ai Bao, Le Bao e Fu Bao erano finora gli unici panda in Corea del Sud. Cui si uniscono le due gemelline che, non appena le loro condizioni di crescita lo consentiranno, lasceranno la nursery insieme alla mamma, per unirsi a tutta la famiglia.
(Foto d’apertura: IPA)
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