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In spiaggia con i cani, guida ai tuffi sicuri

L’OIPA (Organizzazione internazionale protezione animali) ha realizzato un vademecum per fare un po’ di chiarezza ed evitare inconvenienti.

di Alessio Pagani

È iniziata la seconda parte dell’estate e molti italiani sono ancora in vacanza. Tanti di loro, poi, sono partiti con i cani. Molte destinazioni sono marittime e così la domanda sorge spontanea: possiamo andare in spiaggia con il cane o rischiamo di essere allontanati se non, addirittura, sanzionati? Essere preparati aiuta a organizzarci bene ed evitare sgradevoli sorprese. Per questo l’OIPA (Organizzazione internazionale protezione animali) ha realizzato un vademecum per fare un po’ di chiarezza.

1. Cani in spiaggia: dove e come
Informiamoci sempre, nel momento in cui pianifichiamo una partenza con il nostro cane, se nella meta stabilita per le nostre vacanze siano presenti spiagge che permettano l’accesso ai cani.

2. Spiaggia libera o bagno privato
Anche nelle spiagge libere sono presenti delle restrizioni: oltre a fare attenzione ai cartelli di divieto, potremmo informarci direttamente presso il Comune quali siano i bagni, ove presenti, nel quale i cani sono ammessi. I bagni privati invece possono dedicare zone, se non l’intera area, ai quattro zampe: in Italia sono presenti molte strutture attrezzate anche con servizi a cinque stelle.

3. Attenzione alle scottature
Proprio come per noi, anche per i cani l’esposizione ai raggi Uva può essere pericolosa: cani con mantelli chiari o con pelo raso sono i più esposti. Attenzione alle zone senza peli (naso, orecchie in particolare). In commercio esistono creme solari per proteggere i cani dalle scottature.

4. Ombrelloni e acqua fresca
Attrezziamoci facendo in modo che il nostro cane possa riposare tranquillamente all’ombra. Evitiamo le esposizioni nelle ore più calde, soprattutto con i cani più anziani. Fondamentale la presenza di una ciotola d’acqua fresca.

5. Acqua salata
Attenzione all’acqua salata: può causare problemi all’apparato digerente se ingerita, ma non solo. il sale presente nell’acqua di mare non solo può dare fastidio alla pelle e sotto le zampe, ma, rimanendo tra i peli del cane dopo che l’acqua evapora, può causare delle dermatiti: dopo una giornata di mare, è consigliabile una bella sciacquata con l’acqua dolce

6. Teli e sabbia
Portate un telo dedicato al cane per proteggerlo dalla sabbia rovente che può anche causare scottature ai polpastrelli. La sabbia, inoltre, può causare problemi se ingerita o se s’infila in zone sensibili come occhi e orecchie: una pulizia attenta permetterà di evitare problemi.

7. Libertà, guinzaglio e museruola
In spiaggia vigono poi le stesse regole di condotta che ogni buon proprietario conosce: il cane deve stare al guinzaglio (in alcune spiagge è possibile lasciare i cani in libertà), bisogna avere sempre la museruola e l’attrezzatura per raccogliere i bisogni fisiologici.

8. Rispettare la quiete pubblica
È importante ricordare che si è sempre responsabili della condotta del proprio cane. Anche in spiaggia va quindi gestito nel rispetto degli altri bagnanti.

9. Consigli educativi sul bagno: non forzare il cane a fare il bagno
Se il vostro cane non è abituato a fare il bagno, o non ha mai visto il mare, è buona norma lasciargli il tempo di approcciare l’acqua con calma e senza forzature, in modo che anche lui possa godersi questo momento di svago e non sia obbligato a fare qualcosa di cui può avere paura.

10. Tu ami il mare, ma per il tuo cane è lo stesso?
Non per tutti i cani la spiaggia può essere una piacevole: troppe persone, mancanza di spazi adeguati, altri cani o, banalmente, la paura dell’acqua. Ascoltate sempre i vostri cani, e non forzateli a vivere delle situazioni che sarebbero solo stressanti per lui.

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