Skip to Content
image description

Il “super lupo” di Fregene. Tra allarmismo e realtà

Nel Lazio il ritrovamento di numerose carcasse di daino e orme sospette sta facendo discutere sulla presenza di un grosso predatore. Ma per gli esperti non c’è niente di sensazionale.

di Alessio Pagani

Predazioni consistenti e impronte particolarmente ampie e marcate. Abbastanza per far scattare, specialmente in persone non esperte di fauna selvatica, la psicosi da lupo. Anzi, “super lupo” come si è sentito parlare.  

Tra le località laziali di Maccarese e Fregene il ritrovamento di alcuni daini senza vita nei pressi della riserva dell’Oasi di Macchiagrande ha, infatti, scatenato più di un interrogativo e anche qualche allarme. Di concreto al momento c’è il ritrovamento di 15 daini privi di vita e di alcune orme apparentemente di 12 centimetri che farebbero pensare a un predatore selvatico di grandi dimensioni.  

Per gli esperti però il quadro è assolutamente meno fantasioso e più concreto. «Si sta diffondendo un inutile allarmismo, tra l’altro basato sul fatto che siano state trovate impronte di 12 centimetri. Misure assolutamente compatibili con quelle che può lasciare un lupo adulto anche perché i segni devono essere messi in relazione anche al substrato del terreno che, se è morbido, tende a farli sembrare più grandi», ha chiarito alla stampa, Marco Antonelli, naturalista collaboratore del WWF. 

Ma non solo. Sui daini, dopo un primo esame superficiale, non sono stati rilevati segni di predazione o di consumo da grande carnivoro. Sembrerebbero morsi di animali più piccoli, probabilmente avvenuti dopo la loro morte. Alcuni esemplari, poi, avevano nello stomaco grandi quantità di patate, alimento cui non sono abituati, e non si può escludere che il decesso sia legato a una forma di intossicazione da solanina. 

Saranno i risultati a svelare la causa o le cause della morte dei daini. Maggior chiarezza potrà però arrivare dagli esiti degli accertamenti che sta conducendo l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Lazio e Toscana. E nell’attesa di fugare ogni sospetto l’area resta monitorata.  

(Foto d’apertura: IPA)

Copyright © 2024 – Tutti i diritti riservati

WordPress Ads