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I segreti delle vibrisse: ecco cosa c’è da sapere sui baffi dei gatti

Tutte le curiosità sull’utilizzo e la funzione di quelli che solo in apparenza sembrano semplici peli.

di Silvia Stellacci

I baffi dei gatti, noti anche come vibrisse (dal latino vibrio, “vibrare”), sono caratteristiche affascinanti e misteriose che adornano il muso di questi affettuosi felini. Sono più di semplici peli: svolgono un ruolo vitale nell’esistenza quotidiana dei gatti, fornendo loro straordinarie capacità sensoriali e una comprensione unica dell’ambiente circostante. Osservare attentamente i baffi di un gatto può svelare numerosi segreti sul suo stato d’animo e sulle sue intenzioni.

Cosa sono e dove sono le vibrisse

Le vibrisse dei gatti sono disposte simmetricamente su entrambi i lati del muso, di solito in numero di 12 per lato. La loro lunghezza dipende dalla larghezza del corpo del gatto e sono organizzate in file orizzontali indipendenti tra loro, consentendo movimenti in tutte le direzioni. Composte principalmente di cheratina, le vibrisse sono radicate molto più in profondità rispetto agli altri peli e si trovano in aree con una concentrazione nervosa elevata.

Pur essendo diffuso in particolar modo intorno all’area del muso del gatto, quest’organo tattile molto speciale può trovarsi anche nell’area sopraccigliare, a protezione degli occhi del felino, o dietro le zampe anteriori, dove svolge importanti funzioni di caccia.

Un vero radar per la vita del nostro amico felino

Queste straordinarie antenne naturali svolgono diverse funzioni cruciali nella vita dei gatti. Innanzitutto, fungono da radar sensibili, in grado di percepire i movimenti dell’aria e trasmettere impulsi nervosi al cervello. Questo permette ai gatti di ottenere una rappresentazione mentale degli oggetti e dell’ambiente che li circonda, essenziale durante le operazioni di caccia. Qualsiasi spostamento d’aria viene rilevato dai loro potenti baffi, consentendo al gatto di individuare e seguire la preda con precisione. 

I baffi agiscono anche come un metro di misura naturale. Dal momento che la loro lunghezza equivale alla larghezza del corpo del gatto, le vibrisse facilitano i movimenti precisi e agili del felino attraverso spazi stretti. Se i baffi urtano contro una superficie, l’animale riconoscerà l’ostacolo e modificherà il suo percorso, grazie al righello naturale che utilizza per valutare il passaggio.

Le vibrisse poi sono come degli occhi per i gatti. Nonostante la vista dei mici da vicino non sia eccezionale, riescono a “vedere” e percepire nei minimi dettagli gli oggetti vicini grazie alle loro preziose antenne. Questo spiega l’abilità dei piccoli felini a muoversi con agevolezza al buio, riconoscendo gli ostacoli e valutando la distanza che li separa da essi. Anche i gatti ciechi riescono a spostarsi senza problemi, arrampicarsi, giocare e persino cacciare grazie alle loro straordinarie vibrisse.

Le vibrisse comunicano anche gli stati d’animo

Oltre alle loro funzioni pratiche, i baffi dei gatti svolgono un ruolo importante anche nella comunicazione delle emozioni. Osservando con attenzione la posizione delle vibrisse, possiamo interpretare lo stato d’animo dei nostri amici felini. Quando un gatto è arrabbiato, i baffi saranno rivolti all’indietro, verso le orecchie, mentre quando è rilassato, felice o curioso, i baffi saranno rilassati e protesi in avanti.

Perché non bisogna tagliare i baffi del gatto

È di fondamentale importanza non tagliare mai le vibrisse di un gatto. Il taglio dei baffi può infatti causare gravi disturbi, perché impedisce al felino di percepire correttamente le dimensioni degli spazi circostanti, mettendolo a rischio di ferite. Tuttavia, se trovate vibrisse cadute per casa, non preoccupatevi. Le vibrisse dei gatti seguono un ciclo naturale di crescita e caduta, e ricresceranno da sole.

(Foto d’apertura: IPA)

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