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Gli incendi della Hawaii mettono a rischio gli ultimi esemplari di ‘Akikiki 

Dei questi rari volatili restano solo 5 esemplari in natura. Ma dopo le zanzare, le fiamme che hanno colpito l’arcipelago rappresentano un altro duro colpo per la specie ormai praticamente estinta.

di Redazione

Recuperare sarà dura. Con 115 vittime accertate e oltre 11mila sfollati, gli incendi che hanno colpito l’isola di Maui, nello stato delle Hawaii, restano un disastro con pochi precedenti. E a farne le spese potrebbe anche essere un minuscolo volatile, già sull’orlo dell’estinzione prima dei roghi.  

L’ʻAkikiki (Oreomystis bairdi), detto anche rampichino di Kauai, è un uccello passeriforme autoctono dell’isola, che si trova nella parte nord-ovest dell’arcipelago, nell’oceano Pacifico. È lungo circa 13 centimetri, con un peso che si aggira intorno ai 15 grammi e ha un piumaggio grigio scuro su testa, dorso e fianchi, e più chiaro nella parte inferiore. 

Al momento, della specie sopravvivono in natura solo 5 esemplari (tutti sull’isola di Kauai), mentre poche altre decine vengono allevate in cattività in un piccolo allevamento. Allevamento che si trova proprio a Maui. Minacciato da vicino dalle fiamme e danneggiato dalla caduta di un grosso albero, indebolito dal fuoco.  

Lì, i membri del personale e i volontari della zona sono riusciti a trarre in salvo tutti gli esemplari conservati, ma questo non vuol dire che si possa ancora salvare la specie. Perché i danni al territorio complicano e non poco tutto il percorso di riproduzione e rilascio in natura.  

Ma per ora non se ne parla. Il rischio di estinzione è troppo elevato per liberare gli esemplari in cattività senza averne preservato un’adeguata riproduzione e un giusto sostentamento. E la sfida principale che questi piccoli uccellini devono affrontare, ovvero la perdita dell’habitat naturale, è ancora più complicata dopo la distruzione causata dai terribili incendi.  

A farli quasi scomparire, poi, ci sono pure i predatori, come il ratto nero e la martora americana,  che si nutrono delle uova e degli esemplari giovani di questi uccelli, e persino le zanzare. Sono state loro, infatti, a diffondere la malaria tra gli uccelli e a causarne una moria senza precedenti. Così nel 2012 gli ʻAkikiki contati in natura erano meno di 500, nel 2018 sono diventati poche centinaia, all’inizio del 2023 poche decine e a inizio luglio 2023 solo 5.  

Adesso in cattività si lavora alla creazione di una popolazione che sia la più numerosa possibile. Nel centro di Maui gli uccelli vivono in voliere dotate di zanzariere per non essere punti, mentre all’interno viene ricreato il comfort dell’habitat naturale riproducendo le condizioni ambientali e meteorologiche di Kauai con foglie di felce, muschio e un sistema di acqua a spruzzo. Un delicato equilibrio messo in crisi dai roghi e che ora si sta cercando di riconquistare. Pena la scomparsa definitiva di questa specie.  

(Foto d’apertura: Wikimedia commons)

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