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Come difendersi dagli attacchi dei gabbiani (tutelando il loro benessere)

A Roma, soprattutto, questi uccelli nelle ultime settimane attaccano le persone e anche gli animali di piccola taglia, in cerca di cibo. Se nidificano sui balconi o sui tetti delle abitazioni, in questa stagione proteggono poi le uova con determinazione. Non lasciare immondizia per strada è la prima mossa, ma anche dissuaderli (senza danneggiarli) dal nidificare in certi siti è possibile.

di Silvia Stellacci
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Mangiare un panino camminando per strada o seduti all’aperto in un bar, in queste ultime settimane a Roma è diventato quasi una sfida, perché non di rado è capitato che un gabbiano planasse sulla persona e rubasse loro letteralmente di mano il “pranzo”.
Nella capitale, la convivenza con i gabbiani è diventata sempre più complicata, con circa 30 attacchi alle persone segnalati ogni settimana, come hanno riportato i quotidiani locali. Un dato preoccupante, che riflette anche l’aumento dell’aggressività di questi volatili durante il periodo di nidificazione, in primavera. Valentina Coppola, etologa e presidente dell’associazione Earth, raggiunta da “Il Messaggero” ha spiegato che spesso i gabbiani scelgono i tetti e i balconi delle abitazioni per costruire i nidi, rendendo inaccessibili questi spazi ai residenti.

Durante la nidificazione, che dura circa 45 giorni, gli uccelli infatti difendono il nido con determinazione, attaccando chiunque si avvicini troppo. Dotati di becco affilato e artigli taglienti, feriscono, anche in modo serio, i residenti di Roma. Oltre agli attacchi agli umani, sono stati segnalati anche numerosi casi di attacchi ad animali domestici di piccola taglia, come cani, gatti e conigli, addirittura rapiti da questi volatili.

Ma perché i gabbiani scelgono città come Roma?
La presenza massiccia di gabbiani a Roma non è casuale. Uno studio pubblicato sulla rivista “Frontiers in Ecology and Evolution” ha dimostrato che gli esemplari con cervelli più grandi sono quelli che si adattano meglio agli ambienti urbani. Questi uccelli, capaci di costruire nidi in luoghi scomodi e svantaggiosi come le scogliere, mostrano un’eccezionale capacità di adattamento anche nelle città, dove sono in grado di sopravvivere meglio rispetto alle loro controparti meno adattabili.

I gabbiani “intelligenti” si trasferiscono nelle metropoli perché hanno capito che lì possono trovare ampia disponibilità di cibo. Rifiuti alimentari facilmente accessibili nei cassonetti, nei mercati, nelle pescherie, nelle macellerie e persino nei ristoranti o sui tavolini dei bar offrono un buffet costante per questi uccelli opportunisti. A differenza dell’ambiente naturale, dove la ricerca del cibo richiede sforzi considerevoli, la città permette ai gabbiani di nutrirsi con il minimo dispendio energetico.
La ridotta presenza di predatori naturali e il clima mite di Roma contribuiscono poi alla loro proliferazione, insieme a una gestione inadeguata dei rifiuti e a un certo degrado urbano che affligge alcune zone.
Per affrontare e risolvere il problema, sono necessarie una serie di misure preventive mirate.

La soluzione al problema è la prevenzione
Una gestione ottimale dell’immondizia rappresenterebbe, di certo, la prevenzione più efficace. È fondamentale che gli scarti organici prodotti da pescherie, macellerie e mercati vengano raccolti con frequenza e rapidità, soprattutto dopo l’orario di chiusura, per impedire che i gabbiani trovino con facilità il cibo che cercano. Anche mantenere pulite le aree circostanti ai cassonetti è essenziale per evitare che questi diventino veri distributori alimentari a cielo aperto.

Implementare l’uso di dissuasori con punte morbide o fili di nylon su balconi e terrazzi può, invece, impedire ai gabbiani di costruire i loro nidi in queste aree. La normativa della capitale vieta lo spostamento o la distruzione dei nidi una volta che sono stati costruiti e contengono uova, perché si potrebbe causare la morte dei piccoli. Pertanto, è cruciale agire prima della nidificazione. In questa emergenza è infatti indispensabile salvaguardare anche il benessere dei gabbiani.

I cittadini stessi possono contribuire evitando di lasciare cibo all’aperto e usando ombrelli per proteggersi dai voli radenti quando accedono a terrazzi e balconi che ospitano nidi di gabbiani. Un’altra strategia preventiva include l’impiego di falconieri, che utilizzano rapaci per scoraggiare i gabbiani dal nidificare in determinate zone, come sui tetti degli alberghi.
Solo attraverso una combinazione di queste misure sarà possibile ridurre il numero di gabbiani in città e mitigare i problemi associati alla loro presenza.

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