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Firenze, professoressa non sa a chi lasciare la cagnolina. Il preside la ospita a scuola 

Arriva dall’Istituto tecnico Marco Polo questa bellissima storia. «So che in altre realtà sarebbe stato uno scandalo, ma sinceramente la vedo come una cosa naturale».

di Alessio Pagani

È una storia da “Libro cuore” quella che arriva da Firenze. Una storia di passione per la scuola e l’insegnamento e di sincero amore verso gli animali. Tutte caratteristiche che dovrebbero essere parte di integrate di ogni piano di studio.  

I protagonisti sono tre: Cassiopea, una cucciola di pastore australiano, la sua proprietaria, una insegnante dell’Istituto tecnico per il turismo Marco Polo di Firenze e il preside, Ludovico Arte.  

Tutto è successo nei giorni scorsi, quando  la professoresse si è rivolta al dirigente scolastico, manifestandogli un suo problema: «Ho appena adottato un cucciolo, ma non so a chi lasciarlo per un’ora». Un problema che il dirigente scolastico ha risolto senza pensarci troppo, con estrema naturalezza.  

Arte, infatti, ha proposto all’insegnante di portarlo tranquillamente a scuola durante il normale orario di lavoro. La cagnolina ha così passato la mattinata girovagando tranquillamente per i corridoi, diventando subito una mascotte coccolata da tutti.  

«Sinceramente non ci vedo niente di straordinario», ha raccontato il preside Arte alla stampa locale. «Quest’insegnante ha preso il cucciolo da un paio di mesi e non sapeva dove sistemarlo per quella giornata. Quindi le ho detto che lo avremmo ospitato a scuola». Idea innovativa e moderna che ha subito conquistato tutti. «So che in altre scuole sarebbe stato uno scandalo, ma sinceramente la vedo come una cosa naturale. Diverse volte abbiamo fatto pet teraphy con laboratori pomeridiani, dove i ragazzi lavoravano sulle emozioni attraverso gli animali e professionisti del settore. L’idea di far entrare gli animali nella vita degli studenti può portare sicuramente benefici».  

E anche la piccola Cassiopea, con la sua dolcezza, ha saputo infondere tenerezza in tutta la scuola. «Credo che sarebbe importante in un luogo come la scuola», ha concluso Arte, «favorire anche in modo naturale, senza troppi discorsi, la convivenza serena con gli animali. Il rapporto con queste creature può portare ad un lavoro prezioso su di sé. Questa è stata un’occasione casuale, ma sarebbe opportuno che gli animali entrassero nelle scuole per mille motivi».  

(Foto d’apertura: Facebook/Ludovico Arte)

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