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Abbandonano un cane a Barasso, lo adotta il sindaco

Il giovane primo cittadino del piccolo comune in provincia di Varese ha accolto in casa sua il quattrozampe lasciato solo in un giardino. «Ecco a voi Giotto: è entrato a far parte della mia famiglia».

di Alessio Pagani

«Vi presento Giotto, il nuovo amico a quattro zampe che da pochi giorni è entrato a far parte della mia famiglia». Così, pubblicamente attraverso i suoi canali social, Lorenzo Di Renzo Scolari, giovane sindaco di Barasso, comune di nemmeno 2mila abitanti della provincia Varese, ha fatto sapere a tutti che il cagnolino che era stato abbandonato in paese aveva trovato una casa: la sua.  

Un’azione degna di una favola moderna e figlia soprattutto della sua sensibilità nei confronti degli animali. Dichiarata apertamente, insieme all’annuncio del nuovo ingresso in famiglia. «È stato tutto inatteso e inusuale: per la prima volta non ho scelto io il cagnolino che avrebbe arricchito la casa, ma ci siamo scelti reciprocamente», ha scritto. «Questo cucciolo meticcio è stato letteralmente scaricato nei giorni scorsi, senza microchip, medaglietta e in condizioni precarie (gonfio e sporco), in un giardino privato di Barasso. È arrivato, spaesato e spaventato, in Comune, dove, prima di attivare procedure come l’assegnazione in canile, ci siamo presi cura di lui: ha imparato così a farsi amare diventando un po’ la mascotte del Municipio».  

Per diversi giorni è stato accudito a turno dal personale del Comune e dai loro familiari. «È sempre stato dolce e tranquillo, dal carattere estremamente mansueto e, dopo aver partecipato alla riunione con i genitori per lo scuolabus, non avendo trovato nessuno che volesse occuparsene, ho scelto di tenerlo con me, adottandolo. Da ora Giotto è ufficialmente parte della famiglia. Per la prima volta adotto un cucciolo vittima della miseria umana, dell’ignoranza e della stoltezza di qualche cretino che ha pensato bene di disfarsene per chissà quale motivo (qualunque esso sia, non giustificante)». 

Crudeltà cui proprio il primo cittadino ha posto rimedio, offrendo al cane l’amore e la famiglia che merita. «Quella dell’abbandono degli animali è una piaga che dobbiamo, a gran voce, arginare e combattere», tuona Lorenzo Di Renzo Scolari. «La gioia più grande è vedere Giotto finalmente rasserenato e tranquillo dopo giorni di grande smarrimento e soprattutto curato, accudito e amato. Sicuramente ha guadagnato in noi una famiglia che se ne prenderà cura con affetto e si è allontanato da ignoranti che meriterebbero una punizione atta a far capire che esistono altri strumenti per evitare abbandoni e sofferenze».  

(Foto d’apertura: Facebook/Lorenzo Di Renzo Scolari)

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