Entra nella sua stanza d’albergo e trova… una foca che fa un riposino!
Immaginate di rientrare in hotel e di trovarvi fronte a una scena del genere. Questa pazza avventura è capitata a un’incredula cliente di un albergo in Olanda. Avvisati gli esperti della Zeeland Animal Welfare Foundation, fortunatamente l’animale è stato riportato nel suo ambiente senza subire danni. Anche se non era molto felice di essere stato disturbato mentre riposava
di Manuela Chimera
Quando si entra nelle stanze degli hotel è sempre una sorpresa. Quanto sarà grande, sarà confortevole, avrà il balcone… tutte curiosità che ci stuzzicano mentre apriamo la porta. Ma ritrovarsi in stanza una foca che sta dormendo no, è qualcosa di incredibile. Ma non impossibile, a quanto pare, visto che è ciò che è successo in un albergo in Olanda.
A raccontare questa storia ai confini pazzesca è la pagina Facebook dell’associazione Zeeland Animal Welfare Foundation, organizzazione no-profit olandese che si occupa di benessere animale. Tutto inizia con un’ospite dell’hotel Pier 7, che torna nella sua camera per dormire dopo aver portato il proprio cane a fare una passeggiata. L’albergo in questione propone stanze con affaccio diretto sulla spiaggia.
A quanto pare la cliente non aveva chiuso bene l’accesso della stanza alla spiaggia. Ed ecco che un’intraprendente, ma stanca, foca grigia, trovando la porta socchiusa decide di approfittare dell’occasione e di “occupare abusivamente la stanza” per schiacciare in santa pace un sonnellino.
Effettivamente, nelle foto scattate all’animale, si vede la foca che dorme beatamente sul pavimento fresco della camera.

La signora che si è trovata questa ospite in stanza, passato il primo istante di stupore si è dimostrata sensibile alla natura e alle sue creature. Osservando la foca dal vetro del piccolo patio della stanza, ha deciso di non disturbarla (scelta rivelatasi azzeccata) e di lasciarla lì a riposare tranquilla.
Nel frattempo ha informato del singolare accaduto il personale dell’hotel e questi hanno contattato i gruppi locali di soccorso animale per richiedere assistenza. L’associazione ha spiegato che riceve spesso segnalazioni curiose ed è difficile ormai riuscire a sorprenderli. Ma l’intrusione di una foca in un hotel questo no, non era ancora capitato! L’organizzazione ha, a sua volta, contattato i membri del Reddingsteam Zeederien Nederland RTZ, i quali si sono occupati materialmente del recupero dell’animale.
Loro stessi hanno spiegato all’ospite della camera che aveva fatto benissimo a non disturbare l’animale. Le foche grigie, nonostante il loro aspetto tenero e carino, sono infatti animali alquanto suscettibili e che possono mordere con facilità. Non sono animali che gradiscono farsi toccare o interagire con l’uomo.
Questa è una regola che dovremmo tenere sempre a mente: non importa quanto sia adorabile l’aspetto di un animale selvatico, bisogna sempre rispettare la sua natura e andarci cauti quando ci si ritrova a dover interagire. In questo caso la signora ha fatto benissimo a non intervenire in prima persona, ma a richiedere aiuto.
Effettivamente, i soccorritori sono riusciti a recuperare e trasferire la foca in una zona più sicura e consona. L’animale sembrava in salute e non era ferito, ma a quanto pare si è comportato in maniera alquanto scontrosa con gli addetti. L’interruzione del suo sonnellino sembra che l’abbia indispettito parecchio.
Il Reddingsteam Zeedieren Nederland RTZ ha anche aggiunto che le foche grigie sono note per appisolarsi dove capita e quando vogliono, anche in mezzo a una strada, senza curarsi se nei dintorni ci sono persone o automobili.
Ma questa non è l’unica particolarità di tale specie. La foca grigia, il cui nome scientifico è Halichoerus grypus, è un mammifero della famiglia dei Focidi. Diffusa nell’Oceano Atlantico, il suo nome è alquanto fuorviante: non è grigia, ma il colore varia dal nero al marrone, passando per l’argenteo. Il grigio cui si fa riferimento nel nome è il colore di base che presenta, poi, numerose macchie irregolari.
In Canada ne esistono esemplari di colore verde chiaro, a causa della presenza di un’alga verde che si attacca alla pelliccia. Inoltre i maschi tendono ad avere un colore di base più scuro, mentre le femmine hanno tonalità grigie chiare o argentee, con macchie più piccole.
Rispetto alla foca comune, vista di profilo la foca grigia presenta inoltre la linea della testa più convessa (per questo è anche chiamata Horsehead Seal, “testa di cavallo”). I maschi sono decisamente più grandi rispetto alle femmine: possono raggiungere una lunghezza anche di 3 metri e pesano fino a 350 chilogrammi, mentre le femmine arrivano a 2 metri e al peso di 250 chili. Come tutte le foche, anche quella grigia si nutre soprattutto di pesci, ma se li trova non disdegna neanche astici e polpi.
Per quanto riguarda il carattere, invece, questa storia insegna che le foche grigie non amano essere disturbate e che, se contrariate, possono anche attaccare l’uomo. Ma come dare torto a questa deliziosa… occupante abusiva? Stava dormendo così bene!
Foto: Facebook / Stichting Dierenwelzijn Zeeland
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