Dall’Italia alla Germania: Rex sparisce in un canile e da 7 anni la sua proprietaria lo cerca senza arrendersi
Il trasferimento in Germania e l’adattamento a una nuova vita hanno costretto Elvira ad affidare temporaneamente il suo cane a un centro del luogo. Incapace di parlare tedesco, la donna ha scoperto solo più tardi che la struttura aveva mandato l’esemplare a un canile, facendone perdere le tracce. Dopo 7 anni di ricerche, Elvira ha rintracciato online un annuncio di adozione che ritraeva proprio Rex e, aiutata dall’associazione AIDAA, ha presentato una denuncia per ritrovare il suo compagno a quattro zampe
di Lorenzo SangermanoQuesta è una storia unica, che ha addirittura dell’incredibile. Eppure è accaduta davvero e potrebbe accadere anche ad altri inconsapevoli proprietari di cani o gatti: per questo la raccontiamo anche se è ancora “in sospeso”, in attesa di un finale che non è ancora arrivato e che speriamo coroni positivamente l’assurda vicenda.
La protagonista è la signora Elvira, il co-protagonista Rex, il suo cane adorato.
Per ragioni personali e per necessità di lavoro, Elvira a un certo punto della sua vita si è trasferita in Germania. Fin da subito, però, la situazione si è dimostrata difficile, a partire dalla ricerca di una nuova casa in cui stare e anche da problemi lavorativi: la donna, con grande dolore, si è così vista costretta ad affidare il proprio cane Rex a un centro specializzato che si prendesse temporaneamente cura di lui.
Una volta trovato un nuovo equilibrio, il primo pensiero di Elvira è stato per Rex e infatti subito ha provato a riportare a casa con sé il quattrozampe: ma la scoperta che ha fatto è stata uno choc. La struttura dove lei stessa aveva portato il suo cane non era un rifugio per animali in difficoltà, bensì un canile!
Tutto ha avuto inizio quando Elvira, residente in Calabria, ha deciso di trasferirsi in Germania portando con sé il suo cane Rex. Dopo alcuni mesi di adattamento, a causa di impegni personali, Elvira ha dovuto affidare temporaneamente il cane a una struttura di Passau, convinta si trattasse di una pensione-rifugio per animali. Non parlando però tedesco, la proprietaria ha scoperto purtroppo molto tardi di aver fatto affidamento su una struttura che, invece di prendersi cura di Rex, lo aveva destinato a un canile e sostanzialmente messo in adozione.
Terribilmente allarmata, Elvira ha cercato di contattare il rifugio per recuperare il suo Rex, ma ogni tentativo di ottenere risposte si è rivelato inutile. Il cane sembrava essere svanito nel nulla, non c’erano tracce o indicazioni su dove potesse essere stato portato. La donna brancolava nel buio: il suo amata quattrozampe pareva essersi volatilizzato. Così, dopo aver fatto tutto ciò che era nelle sue possibilità, con il cuore carico di disperazione Elisa ha dovuto prendere atto della situazione incredibile.
Nei pensieri e nel cuore della donna, però, Rex è rimasto sempre presente.Trascorsi quasi sette anni dalla sua scomparsa, Elvira e sua figlia Marika non avevano ancora intenzione di rinunciare a lui per sempre. La coppia ha continuato infatti con fiducia e costanza a cercare indizi e a sperare di ritrovare l’adorato amico peloso: fino a quando una svolta inaspettata ha interrotto l’attesa.
In un annuncio di adozione online, visto sui social fra decine e decine scorsi ogni giorno, Elvira ha subito riconosciuto il cane ritratto nella fotografia: era il suo Rex!. Senza perdere altro tempo, la donna ha contattato le autorità tedesche locali e la struttura cui aveva dato in custodia il suo cane tanti anni prima. L’incubo sembrava finito, Rex ormai era a un passo da lei.
La risposta ricevuta non è stata però quella immaginata: secondo quanto dichiarato dai responsabili del centro, Rex era stato infatti soppresso, in quanto ritenuto un animale pericoloso. Ma Elvira e sua figlia Marika non ci hanno creduto nemmeno per un istante e si sono rivolte all’AIDAA, Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, per chiedere aiuto.
Le indagini dell’associazione hanno permesso di identificare un particolare fondamentale: il cane risultava ancora intestato a Marika. Ciò significava che nessuno avrebbe potuto legalmente sopprimerlo o affidarlo ad altri senza il consenso delle proprietarie. In seguito a tale scoperta, l’associazione animalista ha deciso di schierarsi al fianco di Elvira e Marika, presentando una denuncia penale sia alle autorità italiane che a quelle tedesche.
“Non possiamo accettare che il cane sia stato soppresso illegalmente”, è stato il parere di AIDAA . “Elvira e Marika hanno il pieno diritto di riavere il loro amato Rex. E se dovessimo scoprire che è stato affidato ad altri o comunque eliminato senza il loro consenso, andremo fino in fondo perché i responsabili paghino per quello che hanno fatto”.
La battaglia legale è appena iniziata, ma sia i volontari dell’associazione che le proprietarie sono determinate a portarla avanti con ogni mezzo. “Purtroppo casi come questo sono più comuni di quanto si pensi”, spiega un portavoce dell’AIDAA. “Troppe volte assistiamo a situazioni in cui gli animali vengono sottratti illegalmente ai loro legittimi proprietari, magari sfruttando la barriera linguistica di chi si è trasferito all’estero. È un problema che deve essere affrontato con fermezza”.
Facciamo il tifo per Elvira e per Rex, nella speranza che un lieto fine possa coronare questa vicenda intollerabile. Siamo in ogni caso sicuri che se qualcosa potrà essere scoperto o risolto, nessuno saprà farlo meglio di AIDAA.
Foto: IPA
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