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Dalla strada all’assistenza dei veterani: il destino di 4 cani salvati in Arizona

Lungo un’autostrada, un passante di buon cuore soccorre un pastore tedesco e i suoi tre cuccioli. Una volta giunti all’Animal Save Haven, per loro i volontari scelgono un destino diverso dall’adozione: diventare cani da assistenza per reduci affetti da stress post-traumatico. L’addestramento è lungo, fino a 9 mesi: la prima che otterrà il “patentino” ufficiale è la madre Beth, già “abbinata” a un ex militare disabile

di Lorenzo Sangermano
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Durante una calma giornata estiva, alcuni passanti hanno notato una scena insieme sorprendente e commovente lungo una trafficata autostrada dell’Arizona.
Al bordo della carreggiata una femmina di pastore tedesco, successivamente chiamata Beth, vegliava sui suoi tre cuccioli all’interno di una scatola di cartone.

Grazie all’intervento di un uomo di buon cuore, tutti e quattro i cani sono stati soccorsi e portati al rifugio Animal Save Haven del Maricopa County Sheriff’s Office (MASH), dove un programma speciale coinvolge i detenuti nell’addestramento dei quattrozampe.
Una volta accolti nella struttura, il futuro che attendeva i cani non era però una semplice adozione.

Grazie alla collaborazione con l’organizzazione Soldier’s Best Friend (Il migliore amico del soldato), ente no-profit dedicato al sostegno dei veterani di guerra con disturbo da stress post-traumatico (PTSD), gli esemplari sono stati infatti scelti per diventare cani da assistenza. Beth e i suoi cuccioli sono stati così avviati a un rigoroso percorso di addestramento che li preparerà a supportare i reduci di guerra e a ridurre il loro stress.

Secondo Mik Milem, direttore esecutivo di Soldier’s Best Friend, il processo di abbinamento tra un cane e un veterano può durare da sei a nove mesi. Durante questo periodo i cani vengono addestrati prima in obbedienza di base e successivamente a svolgere compiti specifici per alleviare i sintomi del PTSD dei loro compagni umani. Beth, ad esempio, è stata già abbinata a un veterano disabile e sta completando il suo addestramento per ottenere il certificato ufficiale di cane da assistenza.

I cani da assistenza svolgono un ruolo cruciale nella vita dei veterani che soffrono di PTSD e altre condizioni legate al trauma. Gli esemplari possono essere addestrati a eseguire una vasta gamma di compiti, tra cui svegliare il loro umano da incubi, fungere da “scudo di protezione” in situazioni sociali, ricordargli di prendere i farmaci e calmare i suoi attacchi di ansia.
La presenza dei cani diventa una parte integrante della vita degli ex militare, migliorando la loro capacità di vivere in modo indipendente e riducendo i sintomi debilitanti dei disturbi psicologici che li affliggono.

A Tiffany Batura, una veterana della Marina, la compagnia di un cane da assistenza ha cambiato radicalmente l’esistenza. Prima di ricevere un labrador di nome Deadly, Tiffany si sentiva spesso isolata ed evitava di uscire in pubblico. Ora, con Deadly al suo fianco, si sente finalmente più sicura e pronta a interagire con il mondo esterno.

Di fronte al sempre più elevato numero di veterani che soffrono di PTSD, programmi come quelli offerti da Soldier’s Best Friend rappresentano una speranza per pazienti e animali. Tali iniziative, che forniscono cani da assistenza senza alcun costo per i reduci di guerra, non solo migliorano sensibilmente la vita degli umani in difficoltà, ma salvano anche quella degli animali abbandonati.

Foto: IPA

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