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Brodie, il cane appassionato di basket che non si perde una partita dei Lakers 

È sempre in prima fila alle partite del team di Los Angeles: è un quattrozampe d’assistenza e accompagna il suo padrone. Perfettamente a suo agio è davvero socievole e per questo è diventato una sorta di mascotte della squadra di LeBron James.

di Alessio Pagani

Ha uno dei posti migliori alla Crypto.com Arena di Los Angeles, il palasport da quasi 20mila spettatori e “casa” della squadra NBA dei Lakers. Lui però non è un umano. Ma un cane con un compito speciale: sostenere il suo proprietario come animale d’assistenza. Missione che implica la possibilità, ma anche il dovere di seguirlo ovunque. Anche alle partite di basket. E così fa.  

Da vero appassionato, tiene un comportamento impeccabile ma vista anche la sua mole e la sua “acconciatura” non passa di certo inosservato. Lui è infatti è Brodie, un goldendoodle, un cane d’accompagnamento frutto di un incrocio tra un barbone e un golden retriever. Una sorta di leone gentile con una mole di pelo impressionante. E per questo, rapidamente è diventato una star e un fenomeno social. Poco più di tre anni, qualcosa come 35 chili di peso e oltre 8milioni di follower sui suoi canali lo hanno consacrato a portafortuna della squadra.  

Quando poi, al posto del cappottino, indossa la canottiera numero 15 dell’idolo di casa Austin Reaves «non ce n’è per nessuno». Brodie, così, senza nemmeno doversi impegnare troppo ha vinto agilmente il premio di «Fan of the Game». Nessuna votazione: per lui c’è stata l’acclamazione del pubblico.  

Il goldendoodle, però, non si limita a questo. Posizionato proprio a ridosso del campo, sui seggiolini definiti “Vip”, ha messo in ombra persino vicini di poltrona illustri come gli attori Kevin Bacon e Kyra Sedgwick. Senza contare l’affetto ricambiato di Josh Hart, guardia dei Knicks, che durante il riscaldamento non ha resistito alla vista del gigante peloso e gli ha dato il cinque. Nonostante tifasse per l’altra squadra.

Dietro tutto questa “coreografia” si nasconde però un lavoro serio e prezioso. Brodie è un cane da assistenza con una funzione determinante: placare lo stress del suo umano di riferimento. L’uomo, infatti, soffre di una malattia autoimmune chiamata lichen planus, che causa violente reazioni cutanee, e ha bisogno del cane per regolare il suo stato d’animo. Se questo è il suo lavoro ufficiale, però, ormai in tutti gli Stati Uniti e non solo, lo riconoscono semplicemente come il cane dei Lakers. Il quattrozampe con i posti migliori e quello più invidiato dagli appassionati di basket. 

E il motivo è presto spiegato: se tutti i tifosi si accalcano a bordo campo, agitandosi anche solo per un saluto o una stretta di mano con i fenomeni della pallacanestro a stelle e strisce a Brodie basta essere se stesso. Restare impassibile e osservare. Sono poi LeBron James e compagni a cercarlo. Chiedendogli la zampa e il permesso di una carezza.

(Foto d’apertura: @brodiethatdood)

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