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Amore fra tigri: la storia di Boris e Svetlaya, che si sono cercate per tre anni

Può l’amore determinare la vita di due tigri? Sì, e questa storia ne è la prova. Rimasti orfani e cresciuti in semi-cattività all’interno di un centro di riabilitazione dedicato alla salvaguardia della specie Amur, questi due esemplari si sono ritrovati a distanza di tempo dal loro ritorno in libertà. Boris ha percorso più di 200 km in linea d’aria per raggiungere la sua Svetlaya e ora tra le distese innevate della Siberia c’è una nuova famiglia

di Marta Mancosu
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Protagoniste di questa incredibile storia sono Boris e Svetlaya, due tigri siberiane che, da cucciole, hanno perso le loro famiglie sulle montagne Sikhote-Alin, una delle ultime roccaforti di questa specie in Russia. Salvate e affidate a un centri specializzato, sono state allevate insieme ad altri quattro tigrotti in condizioni di semi-cattività, con l’unico importante obiettivo di ridurre al minimo il contatto umano e prepararle al meglio a una futura reintroduzione in natura.

Il periodo di addestramento è stato lungo e intenso: Boris e Svetlaya sono stati “istruiti” alla caccia di prede vive (prima di piccola taglia, poi cinghiali e cervi), sviluppando tutte le competenze necessarie per sopravvivere autonomamente nelle gelide e poco ospitali foreste siberiane.

Un progetto ambizioso: la reintroduzione delle tigri nel Pri-Amur
Una volta raggiunta l’età di 18 mesi, Boris e Svetlaya hanno visto la libertà.
Dotati di collari GPS per monitorarne gli spostamenti, sono stati rilasciati volutamente a più di 100 miglia di distanza l’uno dall’altra, per dare modo alla specie di allargarsi. La zona del rilascio non è casuale: si tratta del Pri-Amur, località vicina al confine con la Cina dove le tigri non comparivano da oltre 50 anni. I motivi? Il continuo bracconaggio, i conflitti con l’uomo e la distruzione massiva dell’habitat.
Il progetto di reintroduzione cui le due tigri sono state sottoposte mirava a ristabilirne la presenza in tale regione, contribuendo di conseguenza sia alla loro riproduzione, sia alla loro conservazione.

Un viaggio straordinario: più di 200 km e un amore ritrovato
Nessuno lo aveva messo in conto, ma è successo l’incredibile.
Dopo tre anni dalla loro liberazione, Boris, l’esemplare maschio, ha spontaneamente intrapreso un viaggio di oltre 200 chilometri attraverso territori sconosciuti, seguendo un solo e unico obiettivo: raggiungere Svetlaya. E così è stato: le due tigri orfane hanno ritrovato il calore della loro unione e hanno condiviso lo stesso territorio per mesi, stupendo i ranger e dando prova che quel programma di riabilitazione aveva funzionato alla grande!
Ma c’è dell’altro, che è meraviglioso: questo incontro emozionante li ha uniti ancora di più e sei mesi dopo è stata diffusa la notizia della loro primissima cucciolata!
Boris e Svetlaya hanno dato alla luce i loro cuccioli, segnando un enorme passo nel ripopolamento della specie nella regione.

Un simbolo di speranza per la conservazione delle tigri: il programma ha funzionato!
Quella di Boris e di Svetlaya è una storia che profuma di speranza, ma è una storia che profuma anche di grandissima efficacia. Ciò che è accaduto a queste due tigri è la conferma che programmi di riabilitazione come quello messo in pratica sono estremamente funzionali e sottolinea l’assoluta importanza della reintroduzione di specie in aree da cui erano letteralmente scomparse.

Vittime dell’azione crudele dell’uomo e delle sue continue minacce, queste tigri continuano ad avere bisogno dei loro territori e della loro vita in libertà. Boris e Svetlaya hanno certamente riacceso la speranza, dimostrando che con impegno e costanza anche il destino di specie ritenute “estinte” può realmente cambiare, anche se l’attenzione deve rimanere alta.
Gli sforzi per garantire la sopravvivenza di queste magnifiche creature servono quotidianamente, anche se le due tigri innamorate ci insegnano che non sempre l’uomo interviene per fare del male: in questa vicenda che potrebbe essere un film, l’azione dell’uomo è stata guidata dalla perseveranza e dall’amore.
Tutti i risultati relativi al progetto guidato dall’Accademia Russa delle Scienze, dalla Società Geografica Russa e dalla Wildlife Conservation Society sono stati raccolti in uno studio diffuso sul Journal Wildlife Management.
Il viaggio di Boris verso Svetlaya è l’ispirazione della quale non dovremmo stancarci mai.



In apertura: Boris e Svetlaya, le tigri siberiane innamorate.
Foto: Facebook / Wildlife Conservation Society

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