Il ritorno della foca monaca nel Golfo di Napoli: un segnale di speranza per il Mediterraneo
Dopo quasi un secolo di assenza, la foca monaca è tornata a nuotare nelle acque del Golfo di Napoli: una speranza per il Mediterraneo.
Dopo quasi un secolo di assenza, la foca monaca è tornata a nuotare nelle acque del Golfo di Napoli: una speranza per il Mediterraneo.
La lontra torna a popolare i fiumi francesi, mentre in Giappone diventa star di caffè e social. Due mondi opposti, un solo irresistibile animale.
Il Parlamento europeo ha appena compiuto un passo significativo verso una maggiore tutela di cani e gatti: una proposta di legge rende obbligatorio il microchip per tutti gli animali domestici nell’Unione, affiancandolo a una registrazione nazionale e interoperabile tra Stati membri.
È difficile immaginare cosa possa provare un piccolo animale chiuso per settimane in uno spazio angusto, immerso nel silenzio e nell’oscurità. Ma è proprio lì, tra pareti di metallo e carichi anonimi, che una gattina ha resistito, invisibile e sola, per quasi tre settimane.
Le fusa dei gatti, quel suono vibrante e rassicurante che accompagna i momenti di relax dei nostri amici felini, hanno sempre affascinato gli amanti degli animali. Ma perché alcuni gatti sembrano fare le fusa più frequentemente di altri? La risposta, anche questa volta, risiede nel loro DNA.
Oggi, 16 giugno, si celebra la Giornata Mondiale della Tartaruga Marina, un’occasione per riflettere sulla bellezza e sull’importanza di questi animali straordinari che da milioni di anni solcano gli oceani. Le tartarughe marine sono veri e propri fossili viventi: esistono infatti da oltre 100 milioni di anni, sopravvivendo a cataclismi e mutamenti climatici che hanno spazzato via intere specie.
La FIP è una malattia grave e spesso letale che colpisce i gatti. La buona notizia? Oggi c’è una possibilità concreta di cura, grazie alla recente autorizzazione all’uso del Remdesivir, un farmaco ad uso umano impiegato contro il COVID-19.
Uno studio della Tokyo University of Agriculture dimostra che i gatti sono in grado di riconoscere gli odori a loro familiari, anche quelli del proprio padrone.