Alimentazione: da cucciolo a cane adulto
La transizione dal cibo per il cucciolo al cibo per l’esemlare ormai adulto è un momento importante nella vita del cane, e anche delicato. Va messa in atto gradualmente, per evitargli problemi gastrointestinali. Con l’aiuto di una veterinaria di Ca’ Zampa, scopriamo i segnali ai quali prestare attenzione e quali sono i requisiti di un’alimentazione corretta
di CA' ZAMPA
Il passaggio dal cibo per cuccioli a quello per cani adulti rappresenta una fase cruciale per la
salute e lo sviluppo del cane.
I cuccioli hanno esigenze nutrizionali specifiche, dovute alla loro rapida crescita e sviluppo: il loro alimento è infatti più ricco di proteine, calorie, grassi (per supportare il fabbisogno energetico e lo sviluppo del cervello) e contiene un livello adeguato ed equilibrato di minerali come calcio e fosforo, fondamentali per la formazione di ossa e muscoli e per il corretto funzionamento del sistema immunitario.
Il cibo per cani adulti, invece, è formulato per mantenere il peso forma e promuovere la
salute generale, grazie a un apporto bilanciato di nutrienti. Inoltre, aiuta a prevenire gli
eccessi calorici che potrebbero causare sovrappeso o squilibri metabolici.
Quando è il momento di cambiare alimentazione al cane
Il momento giusto per passare dal cibo per cuccioli a quello per cani adulti dipende
principalmente dalla taglia del cane. Le razze di piccola taglia (fino a 10 kg da adulte)
completano la crescita tra gli 8 e i 12 mesi. Le razze di taglia media (tra i 10 e i 25 kg)
raggiungono la maturità intorno ai 12 mesi. Le razze grandi e giganti (oltre i 25 kg), invece,
possono impiegare fino a 18-24 mesi per completare lo sviluppo.
È fondamentale effettuare il cambio solo quando la crescita si è stabilizzata, per evitare
carenze o eccessi nutrizionali. Inoltre, è sempre consigliabile consultare il veterinario prima
di effettuare la transizione, poiché condizioni cliniche o metaboliche specifiche potrebbero
richiedere un adattamento dei tempi o della dieta.
Differenze di alimentazione fra cani sterilizzati e non
La sterilizzazione comporta alcuni cambiamenti metabolici: i cani sterilizzati tendono ad
avere un metabolismo più lento e una maggiore predisposizione all’aumento di peso. Per
questo motivo, è consigliabile scegliere un alimento specifico, con un contenuto calorico
ridotto e un maggiore apporto di fibre, utile per favorire il senso di sazietà e aiutare a
controllare l’appetito.
I cani non sterilizzati, invece, possono continuare con un’alimentazione standard per adulti, a
patto che sia bilanciata e adeguata al loro livello di attività fisica.
Cibo secco o cibo umido: quale preferire?
La scelta tra cibo secco (crocchette) e cibo umido (scatolette) dipende sia dalle preferenze
del cane, dalle esigenze del proprietario e dal suggerimento del veterinario.
- Il cibo secco è più pratico, si conserva più a lungo, ha un costo più contenuto grazie all’elevata concentrazione calorica e contribuisce a ritardare la formazione del tartaro.
- Il cibo umido è generalmente più appetibile, più idratante e più digeribile (grazie all’elevato contenuto di acqua), ma ha un contenuto calorico inferiore rispetto al secco.
I requisiti nutrizionali del cibo secco
Indipendentemente dalla forma, è sempre importante scegliere alimenti di qualità.
Un buon cibo secco dovrebbe avere:
- proteine animali come primo ingrediente,
- offrire un buon equilibrio tra grassi e carboidrati
- fornire un apporto adeguato di vitamine, sali minerali e acidi grassi essenziali (come omega-3 e omega-6).
Nel caso del cibo umido, è essenziale distinguere tra:
- Alimenti completi, che forniscono tutti i nutrienti necessari al cane
- Alimenti complementari, da usare solo in combinazione con altri cibi per garantire
una dieta bilanciata.
Cambiare dieta al cucciolo evitando problemi gastrointestinali
Per evitare problemi gastrointestinali durante il cambio di alimentazione, è fondamentale
procedere in modo graduale, mescolando progressivamente il nuovo cibo con quello abituale.
Questa transizione dovrebbe durare circa 7-10 giorni, tempo necessario perché l’apparato digerente del cane si adatti senza causare disturbi.
Schema consigliato di transizione:
- Giorni 1-2: 25% nuovo cibo, 75% vecchio
- Giorni 3-4: 50% nuovo, 50% vecchio
- Giorni 5-6: 75% nuovo, 25% vecchio
- Dal giorno 7: 100% nuovo cibo
Cosa è importante durante la transizione:
- Monitorare attentamente il comportamento del cane e la qualità delle feci.
- Prestare attenzione a segnali come feci molli, vomito, inappetenza o rifiuto del cibo.
- Non forzare il cambio: se il cane mostra sensibilità, allungare i tempi della
transizione. - Assicurarsi che l’acqua sia sempre disponibile, soprattutto se si passa da umido a
secco.
Con pazienza e attenzione, il passaggio sarà ben tollerato e benefico per la salute del cane. In
caso di dubbi o reazioni avverse, è sempre consigliabile consultare il veterinario.
dottoressa Cinzia Sanna, veterinario di Ca’ Zampa
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